Torino

Alessandria, insegnante denunciata e interdetta: trascinava bimbo autistico per i piedi e lo prendeva a calci

Il piccolo ha 8 anni. I maltrattamenti, ripresi con le telecamere, andavano avanti da mesi

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Lo trascinava per i piedi in corridoio, in un caso mentre gattonava gli ha pestato i piedi e quando il bimbo, 8 anni, autistico, ha provato ad abbracciarla, lo ha spinto e gli ha tirato un calcio. Sono alcuni degli episodi che gli agenti della squadra mobile di Alessandria, guidati dal dirigente Marco Poggi, hanno documentato e su cui si basa l’accusa di maltrattamenti nei confronti di una maestra della scuola primaria di Molare, nell’Alessandrino. 
 
L’insegnante, 27 anni, è stata interdetta dal tribunale del Riesame di Torino su richiesta della procura di Alessandria che ha coordinato le indagini degli agenti della questura. La donna per sei mesi non potrà esercitare la professione. 

La segnalazione è arrivata dai genitori del bambino con disabilità fisiche e psichiche, che hanno raccontato di aver notato scarsa cura nei confronti del loro figlio e che temevano venisse isolato dal resto della classe. Hanno spiegato che tornava a casa senza essere cambiato e che percepivano delle carenze durante le ore di scuola. A quel punto, su direzione della procura, la squadra mobile ha monitorato con telecamere e microfoni la vita in classe, da fine aprile a inizio giugno.

In un mese sono stati otto gli episodi accertati. La maestra è stata ripresa mentre trascinava il bambino, con difficoltà motorie, per il corridoio afferrandolo dai piedi per evitare che andasse in direzioni diverse. In alcuni casi ci sono stati degli spintoni e in un episodio, per sfuggire a un abbraccio, la maestra lo ha respinto con un calcio.

Inoltre il bimbo quando era in sala ginnastica veniva tenuto impegnato con un tablet mentre l’insegnante trascorreva il tempo al telefonino. Il quadro accusatorio è stato confermato dal tribunale del riesame che ha deciso per l’interdizione e la denuncia a piede libero per maltrattamenti nei confronti dei minori. Gli episodi sono avvenuti nella scuola di Molare, piccolo centro della provincia di Alessandria