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Manovra, Conte: "La recessione è scongiurata". I 5S: "Abbiamo chiuso su tutto" . Spunta una stretta sul gioco d'azzardo

Il vertice di maggioranza sulla manovra di ieri a Palazzo Chigi (lapresse)
Allo studio una trattenuta del 15% sulle vincite oltre 25 euro. Ancora non c'è il via libera finale: "Stiamo discutendo e confrontando le stime". Tensione nella riunione a Palazzo Chigi dopo il veto di Iv su plastic tax e sugar tax. Poi si trova l'accordo
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ROMA - L'accordo politico c'è. "Abbiamo chiuso su tutto". Così il ministro per i Rapporti per il Parlamento Federico D'Incà arrivando in Senato a chi gli chiede del vertice di maggioranza sulla manovra. Ora, il versante tecnico: "Stiamo ancora discutendo e confrontando le stime". Ancora non c'è il via libera finale: in questi minuti si stanno valutando le diverse ipotesi per la scelta definitiva. Sui temi della manovra, anche un incontro, in serata, tra il premier Conte e il presidente della Repubblica Mattarella. Conte è salito al Quirinale per riferire a Mattarella sugli ultimi sviluppi legati alla messa a punto definitiva della manovra dopo le molte ore di trattativa in maggioranza. Un incontro di prassi tra il premier e il presidente della Repubblica e assolutamente interlocutorio.

L'intervento del premier e il calendario

E dopo l'incontro con il presidente della Repubblica e alla fine del vertice di maggioranza, il premier spiega i punti salienti della manovra. Azzerata la tassa sulle auto aziendali, partenza della sugar tax dal 1° ottobre 2020, 3 miliardi di euro per le famiglie, plastic tax ridotta dell'85% e rinviata a luglio. Per il premier - che ringrazia la maggioranza per il lavoro degli ultimi giorni - "non siamo il governo delle tasse, ma quello che redistribuisce più soldi ai cittadini. E nella maggioranza c'è un accordo completo".

La commissione Bilancio del Senato voterà gli emendamenti alla manovra da lunedì 9 dicembre con l'obiettivo di chiudere entro mercoledì e di arrivare al via libera in Aula entro venerdì prossimo. E' quanto emerso dall'ufficio di presidenza della commissione. I relatori, viene riferito, presenteranno già domani un primo pacchetto di emendamenti mentre un secondo dovrebbe arrivare lunedì e dovrebbe includere "anche le istanze della Camera".

La misura sul gioco d'azzardo

E, tra i petali che il governo sta sfogliando per far quadrare i conti, spunta un emendamento per inasprire il prelievo sulle vincite dei giochi d'azzardo. L'intervento allo studio prevede che dal 1° gennaio 2020 i concessionari trattengano il 15 per cento delle vincite eccedenti i 25 euro. Coinvolti i giochi, anche se a distanza: Vinci per la vita - Win for life, Vinci per la vita – Win for Life Gold e SiVinceTutto SuperEnalotto, lotterie nazionali ad estrazione istantanea. Nella versione iniziale della misura, il prelievo era sempre quantificato nell'ordine del 15 per cento, ma a decorrere da maggio e con efficacia soltanto sopra i 500 euro di vincita. Si tratterebbe dunque di un ulteriore inasprimento.

Il provvedimento in rampa di lancio prevede che questo balzello "sia trattenuto all’atto del pagamento della vincita stessa e deve essere versato dal concessionario unitamente al primo versamento utile della quota della raccolta del gioco dovuta all’erario". A un seguente decreto attuativo si affida l'organizzazione dei controlli per verificare che tutti si adeguino.

Il vertice di maggioranza e le tensioni

Solo stamattina il compromesso sulla manovra sembra lontano. Matteo Renzi evoca le urne. "Non vorrei votare ma se siamo costretti...". La replica arriva dal vicesegretario del Pd Andrea Orlando: "Siamo tutti pronti al voto, quello che dobbiamo chiederdci è se è utile al Paese". Italia viva insiste sul taglio delle tasse sulla plastica e sulle bevande zuccherate. Secondo Renzi sono una follia e mettono a rischio posti di lavoro. Pd e M5S non sono d'accordo. E parlano di altre priorità nella gestione delle risorse. L'attacco più duro arriva proprio dal partito di Zingaretti: "Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola", dicono fonti dem. La replica della ministra Teresa Bellanova: "Dividere i lavoratori è da miserabili". Insomma, il clima era stato molto teso tesissimo.

Cosa resta da fare

Il lavoro dei prossimi due giorni servirà anche a fare una sintesi delle varie proposte avanzate in queste settimane, tra cui quelle dei ministeri. Un primo pacchetto di emendamenti dovrebbe arrivare già sabato e un secondo sarebbe presentato lunedì, raccogliendo tra l'altro le istanze della Camera. Si va dall'aumento delle borse per gli specializzandi in medicina (che si vorrebbe portare almeno a 1.500, o addirittura a 2.000, ma si cercano altri 25 milioni), alla conferma della cedolare secca per i negozi o dei vari bonus rimasti fuori dalla prima stesura della manovra, dal bonus verde per terrazzi e giardini al mare e ferrobonus.

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Ci sono poi le risorse ulteriori per gli ammortizzatori sociali, a partire dalla Cassa integrazione, o le misure per rafforzare il pacchetto famiglia, dagli asili nido al congedo dei papà da portare a 10 giorni. Tra i capitoli da rivedere ci sarebbe anche l'ultima proposta già avanzata dal governo, quella di una Robin Tax sui concessionari pubblici: l'obiettivo, viene spiegato, è quello di evitare che l'addizionale Ires del 3% per tre anni possa avere un impatto negativo sulle bollette.

Dopo la manovra, la revisione del programma

E il premier prova a rilanciare l'azione del governo giallo-rosso. "Non vediamo l'ora di portare in dirittura d'arrivo questa manovra e subito dopo ci metteremo, siamo tutti convinti, intorno a un tavolo: abbiamo una serie di riforme programmatiche" da affrontare. Poi aggiunge: "Questo Paese deve recuperare il ritardo e camminare speditamente in questa direzione, tutte le forze politiche sono d'accordo".


 
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