Bologna

La denuncia del Pd: "Deputato Lega paragona la piazza pacifica di Bologna all'assassinio di Marco Biagi"

(eikon)
Il post di Massimiliano Capitanio: "Questa è la città che ieri non avrebbe voluto farci manifestare". Poi precisa: "Mai accostata al terrorismo"
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BOLOGNA - Un deputato della Lega "paragona la piazza Maggiore pacifica" che ieri ha manifestato contro la Lega "agli assassini di Marco Biagi". Lo denuncia il Pd, con un tweet di Andrea Romano rilanciato dal segretario Nicola Zingaretti. Il riferimento è a un post di Massimiliano Capitanio che stamane su Facebook ha scritto: “Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto". Ad accompagnare il messaggio una foto della prima pagina del Corriere della sera del 20 marzo 2002 con la notizia dell'assassinio a Bologna di Marco Biagi.



Per l'accostamento si indignano i Dem: "Massimiliano Capitanio - scrive Romano - è un deputato della Repubblica che accosta una piazza pacifica e spontanea agli assassini di Marco Biagi: la Lega su #bolognanonsilega sta perdendo la testa (e molti, molti voti). Anche per questo è giusto sostenere Stefano Bonaccini: per rispondere al veleno dell'odio". "Una piazza piena di persone pacifiche come quella di ieri a Bologna paragonata agli infami terroristi che uccisero Marco Biagi", scrive la pagina Facebook dei Senatori Pd, riportando le parole di Andrea Marcucci. "Questa è la Lega della vergogna che vorrebbe governare l'Emilia-Romagna. Bologna non si lega".

Replica Capitanio: "Amo e difendo la democrazia e mai potrei accostare una manifestazione di piazza al terrorismo. Il mio post su Facebook è chiaramente riferito a quelli che avrebbero voluto impedire la nostra manifestazione, a quanti hanno aggredito le Forze dell’ordine e a quelli che hanno affisso uno striscione per esprimere solidarietà a quanti colpiscono i leghisti. Difendo anche la libertà di espressione, ma valuterò di querelare Romano e quanti insinueranno un mio accostamento tra terrorismo e manifestazioni democratiche”.