MILANO - "Non sono una scimmia. Sono una mamma. Se mentre mia figlia moriva qualcuno mi ha insultata perché sono nata in Nigeria, non ho nulla da dire. Sono loro casomai a dovermi spiegare come si fa a trasformarsi in persone così".
La donna insultata in ospedale: “Urlavo per mia figlia. Sono una mamma, non una scimmia”
Sondrio, parla la giovane nigeriana bersaglio di offese razziste mentre la sua piccola moriva. Una testimone: "Nessuna pietà, parlavano di riti voodoo. E un paziente ha detto: per loro è diverso, ne sfornano uno all'anno"
Giampaolo Visetti