Genova

Spese "pazze", il pm chiede 3 anni e 4 mesi per il viceministro Rixi

Chieste altre 19 condanne e 3 assoluzioni. Per l'esponente leghista pesa l'ex ruolo di capogruppo

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Tre anni e quattro mesi di carcere. E' la richiesta del pm Francesco Pinto per le "spese pazze" di Edoardo Rixi, quando il leghista era sui banchi del Consiglio Regionale Ligure. L'attuale vice ministro alle Infrastrutture, insieme ad altri 19 politici, è a processo, chiamato a rispondere di peculato: per avere utilizzato i soldi pubblici a fini personali, anzichè per scopi istituzionali o per il funzionamento del partito. Quattrini utilizzati dal fedelissimo di  Matteo Salvini in qualità di consigliere e di capogruppo della Lega. Il pm oltre a chiedere le condanne per i consiglieri regionali, ha proposto anche tre assoluzioni: per Massimo Donzella (ex Udc), Ezio Chiesa (Lista Burlando); e Stefano Quaini (prima Idv e poi Diritti e Libertà).
Secondo l’accusa, i 23 consiglieri regionali dei vari partiti a processo per le spese sostenute fra il 2010 e il 2012 avrebbero usato soldi pubblici in cene, viaggi, gite al luna park, birre, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscotti. In questo processo oltre ai leghisti Rixi e Francesco Bruzzone sono imputati: Matteo Rosso (eletto con Forza Italia, oggi Fratelli d’Italia); Michele Boffa, Nino Miceli e Renzo Guccinelli (Pd); Raffaella Della Bianca ( passata al Gruppo misto e poi tornata in Fi); Franco Rocca e Alessio Saso ( Ncd), Rosario Monteleone e Marco Limoncini (Udc), Aldo Siri (Lista Biasotti), Armando Ezio Capurro (ex Noi con Burlando, il secondo passato a Direzione Italia), Matteo Rossi (per quasi tutto il mandato in Sel), Alessandro Benzi (da Sel al Gruppo misto), Giacomo Conti ( Fds), Luigi Morgillo, Marco Melgrati e Roberta Gasco (Fi); Marylin Fusco per la militanza in Diritti e Libertà (accusa aggiuntiva a quella per il periodo trascorso nell’Idv). L’unico ad avere patteggiato (due anni di pena) è stato l’ex consigliere regionale della Lega Maurizio Torterolo