A pranzo col Papa a Palermo: il video di Pasquale Scimeca

Pasquale Scimeca, regista di "Placido Rizzotto", "Carlo Giuliani, ragazzo" e "Biagio", il film su Biagio Conte, era presente al pranzo del Papa alla missione Speranza e carità. Con gli allievi del Centro sperimentale di cinematografia, di cui è direttore artistico, ha documentato quel momento. Ne è venuto fuori un film che si intitolerà "Il pranzo di Francesco"

 

A chi gli chiede "cosa ti ha detto Papa Francesco quando è venuto in Missione?" Biagio Conte risponde “non è importante quello che ha detto ma cosa ha fatto”. Ma cosa “ha fatto” papa Francesco quando ha deciso di venire a mangiare e a riposare nella Missione di via Decollati dove vivono i poveri, gli ultimi, gli esclusi di ogni genere e colore? Io l’ho visto negli occhi delle persone che quella mattina erano seduti a quel tavolo. Occhi colmi di gioia, commozione e orgoglio.

Il Papa (l’unico Papa che ha avuto il coraggio di prendere il nome del poverello d’Assisi), l’uomo più importante del mondo, che si siede a tavola assieme a loro, che mangia il loro cibo, che parla e scherza con loro come un vecchio amico, che saluta i loro figli con un abbraccio e gli dona i dolci che sono sulla tavola. Quest’uomo, col suo sacro vestito candido come la neve, che si è seduto accanto al fratello di colore immobilizzato sulla sedia a rotelle e al fratello musulmano, che divide il suo cibo con chi è stato carcerato, alcolizzato, malato, solo, con chi ha perso tutto e nella Missione di Speranza e Carità di fratello Biagio e don Pino ha ritrovato la sua dignità di essere un uomo e un nuovo senso da dare alla vita. Cosa ha fatto Papa Francesco? Ha messo in pratica, con lucida coerenza, la sua idea di Chiesa, “povera tra i poveri”, ma soprattutto le parole del Vangelo, “Avevo fame e mi avete dato da mangiare… Sono venuto a voi come straniero e mi avete accolto… In verità vi dico che il Comandamento più importante è: Ama il Signore Dio tuo con tutte le tue forze e ama il prossimo tuo come te stesso…”.

Ecco cosa “ha fatto” Papa Francesco, è venuto a porre il suo fragile corpo come argine, in difesa della civiltà degli uomini, per affermare con l’esempio il Verbo universale della parola del Cristo.

 

di Pasquale Scimeca