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Torino, l'Università di Torino lancia l'asilo aziendale "senza distinzioni di genere" e Salvini attacca: "E' lavaggio del cervello"

Il leader della Lega: "Ma vi pare normale? Non è questo il futuro che ho in mente per i nostri figli". Il rettore Ajani: "Progetto bellissimo"

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"A Torino nasce il primo progetto di scuola dell'infanzia senza bambina e bambino. Niente grembiuli azzurri o rosa. Niente giochi maschili o femminili. Ma vi pare normale? Non è questo il futuro che ho in mente per i nostri figli. No al lavaggio del cervello, viva le differenze, viva i bambini e le bambine". Il leader della Lega Matteo Salvini attacca il progetto dell'Università di Torino, che intende creare un asilo senza distinzioni di genere. Nei giorni scorsi era stato Fabrizio Ricca, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale a Torino, a scagliarsi contro l'iniziativa dell'ateneo torinese, che era stato invece difeso dal Movimento 5 Stelle.


All’Università di Torino l’asilo aziendale sarà in effetti orientato, in ogni dettaglio, all’educazione alle differenze. Una svolta rivoluzionaria che, nella maggior parte delle scuole e degli asili d’Italia, è affidata alla buona volontà di chi insegna e che, invece, l’ateneo metterà come “regola educativa”, al di là dei grembiulini uguali per tutti già adottati del resto in numerossime materne anche cattoliche. Torino guarda ai Paesi del Nord Europa, non solo perché punta a lanciare un nuovo servizio, dedicato a dipendenti e studenti con figli, che migliorerà il “welfare interno”, ma anche perché punta ad adottare modalità innovative e coinvolgere gli studenti di Scienze della Formazione che potranno fare i loro tirocini nell’asilo interno.

A pensare questo nuovo modello educativo sono stati gli stessi studenti che hanno proposto all’ateneo l’iniziativa
. "Negli ultimi anni le problematiche legate alla conciliazione famiglia-lavoro hanno iniziato a riguardare anche gli uomini dicono gli universitari di "Studenti indipendenti" - . È necessario un intervento più ampio, che garantisca madri e padri in tutto il loro percorso genitoriale, così è nato il nostro progetto di “nido d’Infanzia in Università”.

Un'iniziativa in cui il rettore Gianmaria Ajani crede fortemente: "Si tratta di un progetto molto bello - dice - che contiamo di realizzare nonostante le tante difficoltà organizzative e logistiche che stiamo incontrando. Come ateneo useremo criteri rispettosi dei diversi orientamenti di genere per realizzare la nuova struttura che sarà aperta sia ai nostri dipendenti sia agli studenti con figli".