Cronaca

Equipaggio Alan Kurdi minacciato dai libici: "Spari e migranti in mare". Po i 90 soccorsi a bordo

I migranti in acqua durante l'intervento armato della guardia costiera libica  
L'allarme di Sea Watch su Twitter: ''Ci minacciano con armi da fuoco, alcune persone sono in acqua". Poi però i libici si sono ritirati e le 90 persone dell'imbarcazione sono state tratte in salvo
1 minuti di lettura
"L'equipaggio della Alan Kurdi è minacciato dalla guardia costiera libica. Stanno tenendo sotto tiro l'equipaggio con le loro pistole. Diverse navi orbitano attorno all'Alan Kurdi e ostacolano il salvataggio di 92 persone. Alcune persone sono in acqua". A lanciare l'allarme, Alarm Phone e Gorden Isler, presidente di Sea Watch Italia su Twitter nel pomeriggio di oggi: "Diciassette persone dell'equipaggio e 92 migranti sono in grave pericolo a causa dell'alleanza tra Libia ed Europa", denunciano le ong che in seguito hanno diffuso una nota.


"Nelle scorse ore - si legge -  la nave Alan Kurdi della organizzazione non governativa Sea Eye ha iniziato il soccorso di un gommone bianco con a bordo circa 90 persone a Nord-Ovest di Zuwara. Subito dopo che i due rhib della ong hanno finito di distribuire i giubbotti di salvataggio alle persone sul gommone, sono giunte sul luogo del soccorso due piccole imbarcazioni non meglio identificate. Una di queste presentava a prua una mitraglietta. Le persone a bordo di queste imbarcazioni hanno ostacolato il soccorso minacciando l'equipaggio e sparando alcuni colpi di arma da fuoco in aria e in acqua". 


"Alcune delle persone presenti sul gommone - continuano dallo staff della ong - si sono buttate in acqua in preda al panico. Tutte avevano indosso il giubbotto di salvataggio e sono state successivamente soccorse dai rhib di Sea-Eye. Dopo diversi momenti di tensione, le piccole imbarcazioni hanno lasciato la zona. L'equipaggio della Alan Kurdi ha quindi completato il soccorso delle persone a bordo del gommone portandole a bordo della nave".

"Fortunatamente tutte le 90 persone sono state soccorse a bordo di Alan Kurdi". Lo rende noto Sea Watch Italy ricordando che "la milizia aveva sparato in aria e in acqua verso le barche mettendo in serio pericolo la vita delle persone". Sempre secondo la Ong, "i libici hanno poi lasciato l'area, ma una seconda imbarcazione è stata rapita da loro".