Politica

Governo, il deputato M5s Gallo: "Con la Lega discorso chiuso. Di Battista irrispettoso verso i parlamentari"

Luigi Gallo (a destra) con Roberto Fico 
Il presidente della commissione Cultura della Camera vicino a Fico e sostenitore dell'accordo con il Pd: "Se le trattative vanno male, resta solo il voto". E dice no a consultazione su Rousseau
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Il 5 Stelle Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura della Camera, ci tiene a precisarlo subito: "I dieci punti da presentare al Pd sono stati costruiti dal gruppo parlamentare, con un metodo partecipativo: non è stata una scelta calata dall'alto ma è stata fatta valere l'intelligenza collettiva. Questo è un nuovo metodo che si sviluppa e fa pensare a una fase 2 del Movimento".

Quindi con la Lega il discorso è chiuso? Perché questa nettezza da parte del M5S non c'è.
"Sì, con la Lega il discorso è chiuso".

Però in rete ci sono molti commenti negativi di vostri simpatizzanti, ne tenete di conto?
"Noi siamo nati parlando di temi specifici, ricordo quando agli albori portammo da Prodi l'esito di alcune consultazioni online: insomma, nasciamo con la volontà di realizzare degli obiettivi. Poi è chiaro che dobbiamo discutere con chi c'è. La Lega ha fatto una politica parassitaria sulla nostra pelle. E il primo incontro con il Pd è stato molto positivo".

Ma siete compatti?
"Questa è stata una volontà molto forte espressa dall'assemblea dei parlamentari".

E se le trattative vanno male?
"In quel caso resta solo il voto".

Oppure si torna in assemblea dei parlamentari e si vagliano le offerte della Lega?
"Guardi, Salvini ha fatto un'operazione di tradimento degli italiani nella crisi di governo più pazza del mondo, ora vuole fare il diavolo tentatore, convinto che il M5S possa mettere l'ego personale davanti al Paese. Evidentemente ci confonde con Berlusconi".

Ha letto però Di Battista che si è detto contento della nuova apertura della Lega?
"Credo che non sia stato rispettoso del lavoro fatto dai parlamentari, né di quello dei capigruppo di Camera e Senato. Noi abbiamo lavorato come assemblea, per arrivare a una decisione".

Bugani, Paragone... Ci sono delle resistenze, però.
"Probabile possa succedere che alla fine ci siano defezioni, anche quando facemmo il contratto con la Lega qualcuno lasciò il M5S. E quegli abbandoni sono una ferita. Ma se ci confrontiamo con ciò che interessa ai cittadini passa questo passa in secondo piano".

Di Maio fino a un mese fa definiva il Pd partito di Bibbiano, capisce bene che non è semplice no?
"Io a contrario di qualcuno famoso non mai votato il Pd...".

Parla di Di Battista?
"Ripeto, a contrario di qualcuno famoso non mai votato il Pd semmai ho sempre fatto opposizione al Pd. Credo di conoscerlo bene e avere gli anticorpi per creare un dialogo. C'è un stata una infatuazione di molti verso la Lega, non avevamo i giusti anticorpi con loro".

Perché secondo lei?
"Forse perché c'erano singoli parlamentari che avevano fatto opposizione sempre al Pd e mai alla Lega, che era all'opposizione con noi".

Senta, per voi o Conte premier oppure niente accordo?
"Conte è il politico più amato dagli italiani, ed è anche molto temuto da Salvini. Quindi non capisco il no del Pd. Però sia a Di Maio che a Zingaretti chiedo di non impiccare l'Italia a un nome".

Poi va fatto un passaggio su Rousseau per certificare un nuova eventuale accordo con il Pd?
"Siamo in una fase di emergenza economica, i tempi sono strettissimi e Mattarella vuole chiudere entro martedì. Qualsiasi votazione sarebbe assurda".

Perché avete paura del risultato?
"Quando votammo per il contratto coi leghisti, prima passarono mesi e mesi di discussione pubblica: noi dobbiamo fare votazioni informate, non basate sulle emozioni del momento. Rischierebbe di non essere un processo democratico valido".
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