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Vuelta, la crono delle cadute: Lopez prende la maglia rossa, Aru perde un minuto

Miguel Angel Lopez (afp)
La crono a squadre viene vinta dall'Astana, ma a condizionare l'esito della prima tappa sono le cadute: ne fanno le spese il sardo e Roglic
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MADRID - La Vuelta 2019 si apre nel segno dell'Astana. Il team kazako vince la cronometro a squadre e il capitano Miguel Angel Lopez, tagliando il traguardo per primo, conquista la maglia rossa. Lo scalatore colombiano, dunque, non si nasconde: ha voluto subito dimostrare di essere l'uomo da battere. A lasciare il segno nella prima tappa e a indirizzarne l'esito, però, sono state le cadute, delle quali hanno fatto le spese Aru e Roglic. L'Astana comunque inizia nel migliore dei modi l'edizione numero settantaquattro della corsa iberica e chiude i 13,4 chilometri previsti dalla Salinas de Torrevieja-Torrevieja in 14'51", facendo meglio di due secondi nei confronti della Deceuninck-Quick Step e di cinque secondi rispetto al Team Sunweb.
 

Aru: "Caduta fatale, ma andiamo avanti con fiducia"

Male la UAE-Emirates di Fabio Aru, con oltre un minuto perso nei confronti dei vincitori. Il corridore sardo viene coinvolto, insieme ad alcuni compagni di squadra, in una caduta che penalizza la sua prestazione e lo costringe adesso a inseguire in classifica generale. "Una curva in contropendenza si è allagata ed è diventata fatale - ha spiegato Aru -. Una volta finiti a terra, ci siamo rialzati subito e abbiamo fatto quello che ci è stato possibile fino alla fine. Qualche botta logicamente c'è, ma pensiamo ad andare avanti come al solito".

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Miguel Angel Lopez: "Abbiamo grande ambizione"

Problemi anche per Primoz Roglic e la sua Jumbo-Visma: lo sloveno è finito a terra sull'asfalto molto sconnesso, accumulando un ritardo di quaranta secondi dall'Astana. La maglia rossa Miguel Angel Lopez, invece, non nasconde la sua soddisfazione: "Sono molto contento per il lavoro fatto. Abbiamo iniziato la Vuelta con il piede giusto: sapevamo di avere una bella squadra e devo dire che i compagni sono stati eccezionali nel pilotarmi, specie negli ultimi tratti. Abbiamo grande ambizione, ma ora dobbiamo guardare avanti con tranquillità". Domani in programma la seconda tappa, la Benidorm-Calpe di 199,6 chilometri, frazione abbastanza mossa che potrebbe favorire l'attacco di un finisseur.
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