Roma

Incendi dolosi a Centocelle, oggi nuovo corteo di autodifesa: "Noi non abbiamo paura"

Il presidio della polizia vicino ai locali dati alle fiamme nei giorni scorsi a Centocelle (fotogramma)
Residenti e associazioni tornano a manifestare contro la criminalità dopo la marcia dello scorso 6 novembre. E domani il vertice in prefettura sulla sicurezza con la ministra Lamorgese e i cittadini del quartiere vogliono far sentire la loro presenza anche in questo caso e si sono dati appuntamento alle 12 in via Quattro Novembre, in concomitanza con il tavolo
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Se qualcuno pensava di intimorirli si è sbagliato di grosso. Perché gli abitanti del quartiere Centocelle non si sono fermati un attimo in questi giorni: è trascorsa quasi una settimana dall'ultimo attentato incendiario che ha colpito il Baraka Bistrot in via dei Ciclamini e dopo assemblee, iniziative e manifestazioni di solidarietà oggi tornano in piazza dei Mirti, alle 19, per la seconda passeggiata di autodifesa. La scorsa volta il corteo era stato organizzato dalla mattina alla sera nel giorno in cui la libreria Pecora Elettrica era stata data alle fiamme per la seconda volta.

Era il 6 novembre e a raggiungere la manifestazione erano state oltre duemila persone: "Chiamiamo a raccolta il quartiere per una seconda passeggiata di autodifesa e solidarietà popolare perché siamo noi a decidere del destino della nostra comunità - spiegano gli attivisti - Non abbiamo bisogno di quartieri blindati né di quei politici che si presentano solo quando si accendono le luci dei riflettori e che sfila nei nostri quartieri solo per le passerelle elettorali".

Questa volta a lanciare l'appuntamento è stata la Libera Assemblea di Centocelle, il cui punto di riferimento è anche uno dei principali simboli identitari della periferia Est romana: un casale che doveva essere distrutto per costruire una strada e che però, nel 1999, fu occupato da alcune realtà del territorio. Adesso il casale è legittimamente affidato all'associazione "Laboratorio sociale autogestito Centocelle" e con la stessa intensità con cui venti anni fa hanno "difeso e restituito ai cittadini un bene comune evitando degrado e speculazioni", oggi scendono in strada "per rivendicare una sicurezza che è la vivibilità del territorio, dove vivere insieme in una comunità coesa e solidale". Sicurezza che secondo gli attivisti passa attraverso le persone, "senza bisogno di quartieri blindati".

L'attenzione delle forze dell'ordine però, non può che essere alta. Le indagini proseguono e intanto il quartiere è sorvegliato da polizia, vigili e carabinieri, mentre una volante è fissa in via delle Palme, di fronte la pizzeria Cento55, data alle fiamme un mese fa.

Venerdì 15 novembre, in prefettura, si riunirà il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese che parteciperà al tavolo sulla periferia Est di Roma per "individuare le iniziative necessarie a rafforzare l'attività di contrasto ai fenomeni di criminalità". I cittadini del quartiere vogliono far sentire la loro presenza anche in questo caso e si sono dati appuntamento alle 12 in via Quattro Novembre, in concomitanza con il tavolo.