La prima cosa bella di martedì 18 giugno 2019

1 minuti di lettura
La prima cosa bella di martedì 18 giugno 2019 è un uomo che ride da solo. Non è pazzo, ha un libro in mano. Legge e ride. Non ringraziamo mai abbastanza quelli che ci fanno ridere. Premiamo chi ci fa pensare, commuovere, perfino spaventare. Alla fine, lo ha scritto Leonard Cohen, "l'arte diviene una calcolata manifestazione di sofferenza". Per non avere soltanto riconoscimenti postumi i grandi comici sono stati costretti a flirtare con la malinconia, evocare la tragedia. Abbiamo ammesso la commedia all'italiana, ma ora ne circola una pallida ombra. E non ci si accorge che sopravvive in forma letteraria. Così segnalo tre libri che mi hanno fatto ridere mentre li leggevo, con gratitudine. Il primo è "Ma tu sei felice?" di Federico Baccomo, un dialogo tra due uomini che nessuno vorrebbe conoscere, ma tutti conosciamo. Poi "La strategia della clarissa" di Cristiano Governa, pseudo giallo che ha la sua gemma fuori della trama, nelle riflessioni su terra, mare e commissari della tv. Infine "La chimica della bellezza" di Piersandro Pallavicini, di cui vale l'intera bibliografia, ma questo è il primo che ho letto e ha la formula più riuscita. Perché se non è vero, non lo è stato, che "una risata vi seppellirà", tre, trecento, tre milioni possono ancora farlo.