MONTMELO' - Dietro proprio non può stare: Lewis Hamilton secondo al via a Barcellona e addirittura in classifica al compagno di squadra Valtteri Bottas che in qualifica lo aveva umiliato con sei decimi di distacco, ribalta un'immagine che non gli appartiene. Lo fa subito sotto i semafori: passa il finlandese, va in testa e ci rimane fino alla fine rimettendo a posto le cose. Vince per la 76esima volta in carriera, la quarta in Spagna, la terza nel 2019 e stavolta anche col punto aggiuntivo del giro veloce. Riprende la leadership del mondiale con 112 punti, 7 in più di Valtteri che è secondo al traguardo per chiudere anche la quinta gara dell'anno con una doppietta Mercedes. Un dominio imbarazzante: mai nessun team nella storia della F1 c'era mai riuscito. "Stiamo scrivendo la storia" sottolinea infatti il pentacampione del mondo. "Fare cinque doppiette è qualcosa di straordinario. Frutto del lavoro di tutti in pista e in fabbrica. Sono riuscito a partire bene, ho vinto la gara alla prima curva".
"Per noi è stata una lezione" dice senza mezzi termini il team principal di Maranello Mattia Binotto che in Spagna ha portato aggiornamenti nell'aerodinamica e il motore nuovo per recuperare terreno. Ma non è bastato. "La sconfitta è per noi anche uno stimolo a fare meglio. Non è stato un buon pomeriggio, né un buon week. Complimenti alla Mercedes che ha lavorato tanto e bene ma questo per noi deve essere stimolo a lavorare di più. Gli aggiornamenti che abbiamo portato non si sono rivelati sufficienti. E' stata una brutta sconfitta che analizzeremo. Pensavamo di essere più vicini. Il motore ha funzionato bene e anche gli altri aggiornamenti. Ma gli altri sono stati più forti su questi tipi di tracciato e questo tipo di curve. La squadra è concentrata, le chiacchiere le lasciamo fuori anche se rispettiamo le opinioni, dobbiamo rispondere con dei fatti. La squadra è forte, giovane, sta crescendo e impara. Non molleremo".
Ferrari senza podio, terzo Verstappen
Dove le Ferrari, in ritardo per tutto il week end, perdono anche la chance del podio: neanche un po' di rosso lassù. Terzo è Max Verstappen sulla sua Red Bull al secondo podio stagionale, che guadagna una posizione rispetto alla griglia e lo fa allo start approfittando della battaglia degli altri: Sebastian Vettel che perde la lotta con Bottas dopo averlo affiancato alla sinistra e messo a sandwich con Hamilton oltre che la gomma anteriore mentre il suo compagno Charles Leclerc, nel tentativo di approfittare a sua volta della mischia, rimane in coda ai duellanti. Max l'ex ragazzo impulsivo, gelidamente assiste e poi passa tutti: "Diciamo che la prima curva è stata piuttosto frenetica. Grazie alla lotta che c'è stata davanti sono riuscito a prendermi la terza posizione. Le Mercedes erano troppo veloci, io ho fatto il mio passo e sono contento del podio". Va anche piazzarsi terzo in classifica (66 punti), sorpassando Vettel (64) e Leclerc (57).Binotto: ''E' stata una lezione''
Rimasti alle spalle dei tre alfieri, il muretto del Cavallino per due volete inverte le posizioni dei piloti: Vettel fa passare Leclerc che è più veloce al giro 12, restituzione del favore al giro 36 a parti inverse. La safety car sul finale dopo l'incidente tra Norris e Stroll non incide sul risultato, anzi lo consolida. Hamilton alla ripartenza dopo 5 giri di neutralizzazione, va come un fulmine dando quasi un secondo e mezzo ai tallonatori. Per Vettel solo un quarto posto e per Leclerc il quinto."Per noi è stata una lezione" dice senza mezzi termini il team principal di Maranello Mattia Binotto che in Spagna ha portato aggiornamenti nell'aerodinamica e il motore nuovo per recuperare terreno. Ma non è bastato. "La sconfitta è per noi anche uno stimolo a fare meglio. Non è stato un buon pomeriggio, né un buon week. Complimenti alla Mercedes che ha lavorato tanto e bene ma questo per noi deve essere stimolo a lavorare di più. Gli aggiornamenti che abbiamo portato non si sono rivelati sufficienti. E' stata una brutta sconfitta che analizzeremo. Pensavamo di essere più vicini. Il motore ha funzionato bene e anche gli altri aggiornamenti. Ma gli altri sono stati più forti su questi tipi di tracciato e questo tipo di curve. La squadra è concentrata, le chiacchiere le lasciamo fuori anche se rispettiamo le opinioni, dobbiamo rispondere con dei fatti. La squadra è forte, giovane, sta crescendo e impara. Non molleremo".