Palermo

Cefalù, giovane capodoglio trovato morto. Gli esperti: "Ucciso dalla plastica"

(foto: di Giovanni Spinella) 
Un esemplare femmina di 6 anni spiaggiato tre giorni fa. Dagli accertamenti è emerso che aveva ingerito buste, sacchi e reti
1 minuti di lettura
Un capodoglio di 6 metri e mezzo spiaggiato sulla costa di Lascari, tra Cefalù e Buonfornello, morto a causa della plastica. “Una femmina giovane, di 6-7 anni (la longevità per un capodoglio è di 70-80 anni). Una vera pena trovare tutta quella plastica, non abbiamo trovato segni che indicassero un’altra possibile morte”, spiega Carmelo Isgrò, del comitato tecnico scientifico del museo della fauna dell’università degli studi di Messina.

Tre giorni fa l’avvistamento sulla costa siciliana, poco dopo è iniziata la fase degli accertamenti sul cucciolo di capodoglio ad opera dell’Istituto zooprofilattico siciliano in collaborazione con le università di Messina e di Padova. Il primo ritrovamento sulla costa siciliana dopo quello dell’ormai noto Siso di due anni fa, quando Isgrò accertò da solo come fosse morto il capodoglio spiaggiato a Milazzo (chiamato successivamente col soprannome di un caro amico di Isgrò, morto in un incidente subito dopo il ritrovamento dell’animale).

E come fu per Siso, anche stavolta la necroscopia ha mostrato la plastica dentro al corpo del capodoglio. “Tantissima: buste, sacchi e reti - spiega ancora Isgrò - Così anche lo scheletro di questo cucciolo di femmina di capodoglio sarà preservato e presto fruibile in un museo. Forse proprio accanto a quello di Siso al MuMa, il museo del mare di Milazzo in fase di realizzazione all’interno del Castello e che dovrebbe essere aperto al pubblico la prossima estate".

 "Le indagini - dice Greenpeace - sono appena iniziate e non sappiamo ancora se sia morto a causa della plastica ingerita ma non possiamo certo far finta che non stia succedendo nulla". Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia dice: "Sono ben cinque i capodogli spiaggiati negli ultimi cinque mesi sulle coste italiane. Nello stomaco della femmina gravida ritrovata a marzo in Sardegna sono stati trovati addirittura 22 kg di plastica. Il mare ci sta inviando un grido di allarme, un SOS disperato. Bisogna intervenire subito per salvare le meravigliose creature che lo abitano". Greenpeace e The Blue Dream Project monitoreranno per tre settimane i livelli di inquinamento da plastica in mare, in particolare nel Mar Tirreno Centrale. Una spedizione di ricerca che si concluderà in Toscana l'8 giugno, in occasione della Giornata mondiale degli oceani.