A Matera torna il presepe vivente: dal 7 dicembre i Sassi si trasformano in una meravigliosa Natività

Un appuntamento immancabile, che porta nella città Unesco - nelle sue ultime settimane da Capitale europea della cultura - decine di migliaia di visitatori
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Il luogo si presta, e il cinema gli ha pure dato una mano: Matera diventa ancora più magica durante le festività natalizie, e il presepe vivente è un appuntamento immancabile, che porta nella città Unesco - nelle sue ultime settimane da Capitale europea della cultura - decine di migliaia di visitatori.

L'appuntamento curato dall'associazione Matera culturale torna stavolta dal 7 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020, assicurando che "come da tradizione i Sassi si trasformeranno". Sono previsti percorsi esterni ambientati nella città rupestre con momenti di recitazione, e poi scene teatrali realizzate negli spazi ipogei della città antica, per ripercorrere la storia che dall'Annunciazione culmina nella nascita di Cristo. I punti di riferimento saranno i quartieri Sasso Barisano e Sasso Caveoso, che avranno luce nuova grazie alle sacre rappresentazioni, ai suoni delle zampogne e ai canti tradizionali che avvicinano al Natale.

All'interno della cattedrale fa mostra di sé il presepe cinquecentesco scolpito dai Persio, scultori locali in linea con la produzione napoletana dell'epoca, per i bambini non potrà mancare il Villaggio di Babbo Natale, che fra elfi, renne e musica li accompagna proprio davanti a Santa Claus.

Ma oltre a tutto questo c'è la gastronomia: "In chiesa, in strada e a tavola Matera avvolge i sensi ed esalta i sentimenti natalizi", spiegano gli organizzatori. E allora i piatti tipici del periodo delle feste e della tradizione lucana diventano protagonisti già nella giornata di apertura, alla vigilia dell'Immacolata, "quando il pane si modifica in forma di grande tarallo e viene arricchito da semi di finocchietto selvatico".

È il cosiddetto "fcjlatìdd", che si accompagna a tocchetti di baccalà fritto. Lo stesso baccalà che si ritrova nel primo piatto, linguine condite al sugo di baccalà, appunto, olive nere majatiche e capperi della Murgia materana. E poi i dolci, che siano friselle alle mandorle ("U frsedd") o "U strazzèt", per esaltare ulteriormente il palato con biscotti al vino bianco glassati di zucchero ("Ingjlppet"). L'associazione Matera culturale organizza quindi anche le visite al presepe vivente, adattandosi alle esigenze dei visitatori. Le informazioni sono sul sito materaculturale.it.