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Ucraina, muore la paladina della lotta alla corruzione Katerina Handzyuk

L’attivista era stata ferita lo scorso 31 luglio al volto, alle braccia e sul 40% del suo corpo con dell’acido solforico, durante un agguato sotto casa sua. Gli undici interventi chirurgici ai quali era stata sottoposta non sono bastati a salvarle la vita

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Dopo mesi di atroci sofferenze s’è spenta ieri sera la paladina della lotta alla corruzione in Ucraina, Katerina Handzyuk. L’attivista era stata ferita lo scorso 31 luglio al volto, alle braccia e sul 40% del suo corpo con dell’acido solforico, durante un agguato sotto casa sua. Gli undici interventi chirurgici ai quali era stata sottoposta non sono bastati a salvarle la vita: è morta per le conseguenze di quell’attacco, come comunicato dallo stesso presidente ucraino Petro Poroshenko, il quale ha anche invitato la polizia a chiudere al più presto l’inchiesta sull’aggressione. Al momento, cinque persone sono state arrestate, ma il mandante non è ancora stato identificato.


Lo scorso settembre, la Handzyuk, che svolgeva anche campagna contro i separatisti filo-russi dell’Ucraina orientale, aveva pubblicato un video in cui spronava i suoi concittadini a insorgere contro la corruzione sempre più dilagante nel suo Paese. Dal suo letto d’ospedale diceva: «So bene che non sono bella da vedere, ma al momento si occupano di me. So anche che pur ferita sono più attraente della Giustizia in Ucraina, poiché nessuno si occupa di guarirla».

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La sua storia ricorda quella di un’altra attivista impegnata contro il più feroce dei mali dell’Ucraina, Tetyana Chornovol.  Questa giornalista e blogger ucraina fu picchiata a sangue la notte di Natale del 2013 da quattro agenti del regime dell’ex presidente ucraino, Viktor Yanukovic, sia per aver partecipato attivamente all’organizzazione delle proteste pacifiche contro il regime filo-russo di Kiev, sia per avere svelato scandali di corruzione e utilizzo illecito di denaro pubblico da parte di alte autorità ucraine. Tetyana fu lasciata priva di sensi sul bordo ghiacciato della strada, ma fu più fortunata di Katerina Handzyuk: fu salvata, si riprese e Poroshenko le affidò un nuovo dipartimento anti-corruzione a Kiev.