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Simon & The Stars, l'oroscopo del 2020 in un libro: "Sarà l'anno del 'o la va o la spacca'. Se avete un sogno, concretizzatelo"

Simon&TheStars
Simon&TheStars  

Più piedi per terra e meno testa tra le nuvole: è questa la previsione per il 2020 di Simon & The Stars, l’astrologo diventato un fenomeno sul web e in tv. Nel suo nuovo libro “L’oroscopo 2020, il giro dell’anno in 12 segni”, Simone Morandi traccia un quadro di quello che ci aspetterà, sia come esseri umani, sia nel nostro piccolo. Ben venga tutto ciò che è concreto, ha solide basi, una forte struttura: per il nuovo anno le stelle danno una mano a chi vuole cambiare, senza però portare avanti sogni impossibili da realizzare. “A fare da padrone sarà anche il Capricorno - spiega Simon ad HuffPost -. Il Capricorno è il genitore severo che ti dà lo sculaccione, che ti spinge a raddrizzare le cose, o con le buone o con le cattive. È anche il segno che va alle radici, alle fondamenta”.

Cosa può aspettarsi dal cielo del 2020 il nostro pianeta Terra?

“Prima di tutto, c’è da considerare il transito di Urano in Toro, attivo già alla fine del 2019: è un transito che parla di attenzione verso l’ambiente, di migliore utilizzo delle risorse, di condivisione. Questo perché il Toro rappresenta la Terra, la madre Terra, mentre Urano è il pianeta della ribellione, della reinvenzione, del cambiamento. Oltre a questo, c’è un altro importante passaggio tra le stelle e i pianeti: nel 2020, Giove e Saturno, i grandi indicatori dei cambiamenti sociali, si incontrano in Capricorno, si avvicinano sempre di più e, alla fine dell’anno, formano una congiunzione perfetta al grado zero dell’Acquario. Si tratta di un evento piuttosto raro e significativo. Giove e Saturno si congiungono ogni vent’anni, dando vita a quella che si chiama ‘piccola congiunzione’. Le piccole congiunzioni avvengono in segni dello stesso elemento per dodici volte nell’arco di 240 anni. Poi la sequenza si conclude e se ne apre una nuova nell’elemento seguente. Ed è esattamente ciò che accade alla fine del 2020. Dopo una lunga serie di congiunzioni nei segni di Terra, iniziata nel 1782, i due big passano ai segni d’Aria, dove continueranno a congiungersi fino al 2260! Dal punto di vista simbolico è come se negli scorsi 240 anni, a partire proprio dall’epoca dell’Illuminismo, della Rivoluzione francese e dell’Indipendenza americana, avessimo posto le basi della modernità e adesso fossimo pronti a superarli. È come se si passasse ad un’altra fase, come se fossimo pronti a fare uno step successivo nel nostro percorso sulla Terra come esseri umani, a lanciarci in imprese audaci, come la colonizzazione di Marte. L’Aria è quella che tutti respiriamo, ci insegna a condividere, ad abbattere confini”. 

Cosa ci lasciamo alle spalle del 2019?

“Nel 2019 Giove in Sagittario ha riacceso il motore della voglia di esplorare nuovi orizzonti. Si tratta della stessa voglia, che alla fine del Quattrocento, ci ha portato alla scoperta dell’America. Ma arriviamo a questo punto con una sensibilità diversa, che ci porta a cooperare anziché a sgomitare per spostare i nostri confini. Abbiamo inasprito le nostre differenze, alzato muri (vedi quello di Trump) ma andiamo verso un’era di maggiore saggezza e rispetto verso il pianeta”.

Quali saranno i segni favoriti del 2020?

“Il 2020 è l’anno dei segni di Acqua e di Terra. Ad esempio, per il Toro sarà un anno di grandi svolte, dato che nel segno ha Urano, il pianeta del cambiamento. Seppure molto conservatore e amante delle abitudini, il Toro si troverà finalmente a suo agio nel rinnovamento che vivrà. Anche per la Vergine sarà un grande 2020: questo segno, che tende a diventare un punto di riferimento per chi gli sta intorno, negli anni ha perso occasioni per dedicarsi agli altri, per stare dietro alla famiglia o a chi ne aveva bisogno. Adesso la Vergine si lascia alle spalle un quinquennio difficile ed è pronta a prendersi di nuovo cura di se stessa. Notizie positive anche per il Capricorno che riesce a portare a termine dei progetti di ‘indipendenza’ iniziati nel 2008. Tra i segni d’Acqua, favoriti sono lo Scorpione e i Pesci, meno il Cancro perché ha ancora una battaglia interiore contro le proprie insicurezze da combattere. Quest’ultimo segno sta imparando finalmente a dire di no a ciò che in passato aveva accettato, sta emergendo di più, ma il suo cielo è ancora un po’ faticoso”.

 

 

Ci sono dei segni che possono tirare un sospiro di sollievo?

“Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci: per loro finiscono cinque anni davvero duri, in cui hanno dovuto dotarsi di una struttura più forte, in cui si sono definiti, hanno imparato a dire di no. In poche parole, si sono dati una bella inquadrata e ora sono pronti a togliere le impalcature e ad ‘inaugurarsi’”. 

Nel libro si parla di “anticompleanno”: cosa si intende e quali sono le tappe principali per orientarsi nel corso dell’anno?

“Al di là del segno, ci sono mesi che ognuno di noi vive diversamente: alcuni sembrano scorrere velocemente, altri, invece, che ci portano a riflettere un po’ di più. L’anno può essere suddiviso in quattro tappe. La prima coincide con il compleanno: è il momento dei bilanci, ma anche quello delle novità, in cui viene piantano il seme. Poi, tre mesi dopo il compleanno, è il momento del primo germoglio: solitamente in questa fase dell’anno le nuove iniziative si concretizzano, si fanno dei ‘test’. È proprio in questa fase che si incontra una certa resistenza dall’ambiente circostante: è il punto in cui si capisce se si ha abbastanza motivazione per andare avanti oppure no. Sei mesi dopo il compleanno è il cosiddetto ‘anticompleanno’: si capisce se il seme piantato diventerà frutto, si passano al setaccio rapporti, progetti, è il momento in cui si hanno i nervi a fior di pelle, si fanno i conti con le proprie debolezze. Nove mesi dopo è il momento del frutto: la gestazione è completa, è il momento di vedere ‘cosa esce dal forno’, si può fare un bilancio di cosa si è fatto nel corso dell’anno, capire se si è seminato bene o no”. 

Come si potrebbe definire il 2020 con un aggettivo?

“Potremmo dire che il 2020 è l’anno della “concretizzazione”: rappresenta un nuovo inizio, è un punto e a capo. È l’anno in cui si riflette su alcune situazioni e alcuni progetti: se funzionano, ok, si va avanti, altrimenti si fa il reset e si riparte da zero. È l’anno di o la va o la spacca. Sognare va bene, ma è arrivato il momento di essere concreti: questo perché predominano i segni di Terra, che si associano all’idea di concretezza, e Saturno, che notoriamente fa piazza pulita per far sì che rimanga solo l’essenziale. Anche il Capricorno è il segno del realismo e Giove e Saturno, entrambi in Capricorno, invitano a guardare le cose per quello che sono. Per fare un paragone, potremmo dire che il 2019 è stato come il progetto originario del Maxxi di Roma, ad opera di Zaha Hadid: all’inizio era stato pensato per essere collegato al Ponte della Musica, era molto più visionario. Poi, pur essendo ancora audace, per far sì che fosse solido, stabile, fattibile, si è ridimensionato: questo è il 2020. Tradotto vuol dire che alcune cose sono bellissime, però in piedi non ci stanno: allora via”.

Cosa può aspettarsi l’Italia dal cielo del 2020?

“Partiamo da due figure di spicco: Matteo Salvini, Pesci, e Matteo Renzi, Capricorno. Entrambi sono segni favoriti. Gli astrologi poi considerano l’Italia nata sotto il segno dei Gemelli: questo segno esce da cinque anni di opposizione, dove tutto è stato molto faticoso e ricomincia a mettere a fuoco le immagini. Così l’Italia: grazie anche all’influenza del Capricorno, segno della struttura, dovrebbe entrare in una dimensione meno turbolenta, trovare un modo in cui le cose possano stare in piedi, preferendo la stabilità, la fattibilità delle proposte rispetto ai ‘sogni’ che non potranno realizzarsi mai. Il Capricorno è il genitore severo che ti dà lo sculaccione, che ti spinge a raddrizzare le cose o con le buone o con le cattive. È anche il segno che va alle radici, alle fondamenta: in quest’ottica, forse, l’Italia dovrà rivedere la sua legge elettorale”.

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