Torsione e "doppia pelle": premiato lo Storto di Hadid a CityLife
Lo 'Storto' di CityLife svetta, ormai, su Milano: la Torre Generali, disegnata da Zaha Hadid, a CityLife, grazie al progetto strutturale di Redesco (Research-Design-Consulting), si è aggiudicata il premio internazionale "Excellence in Concrete Construction Award 2019" assegnato da ACI - American Concrete Institute, che torna a premiare un progetto italiano al suo annuale gala per l'Excellence in Concrete Construction Award tenutosi il 21 ottobre a Cincinnati in Ohio (USA). La Torre è stata premiata nella categoria "High-Rise Buildings" (grattacieli) a livello mondiale per "la sapienza progettuale e ingegneristica, riconoscendo da un lato l'audacia e le caratteristiche del progetto, dall'altro le metodologie innovative di progettazione che lo hanno reso possibile". Stupisce quella torsione sull'asse verticale della struttura, realizzata principalmente in calcestruzzo e con alcuni elementi in acciaio-calcestruzzo, alta 44 piani, 3 interrati, per un totale di 170 m di altezza dal livello della sottostante piazza Tre Torri e con una superficie totale di circa 70.000 mq, in grado di ospitare fino a 3 mila persone. La Torre è concepita come una sequenza di piani che ruotano attorno ad un asse verticale, con un sistema di 18 pilastri inclinati disposti sul perimetro di ciascun piano. La facciata della Torre, che copre una superficie di 15 mila metri quadri, è stata realizzata con un sistema a doppia pelle, per garantire l'effetto estetico di torsione su quella esterna e la massima efficienza energetica ottenuta dalla pelle interna. Al quartiere delle Tre Torri, a questo punto, manca solo il completamento del 'Curvo' progettato da Libeskind.