(agf)

Sardine a Bologna: "Siamo 40 mila, questa è una svolta: il sovranismo si può battere"

Concertone fino alle 23 in piazza VIII Agosto. Santori: "Abbiamo già vinto risvegliando il senso civico, un'alternativa c'è". Guccini: "Un raggio di sole". Agnelli legge Goering: "Vi ricorda qualcosa?"

5 minuti di lettura
BOLOGNA - Le sardine sono tante: 35-40 mila dicono gli organizzatori dal palco sulla piazza VIII agosto di Bologna, già piena dalle 14.30 per la festa-concerto fino alle 23. L'entusiasmo e la partecipazione cresce man mano che la maratona anti-fascista, a una settimana dal voto in Emilia Romagna, va avanti. "E' una svolta - esulta Mattia Santori, co-fondatore e portavoce del movimento -. Si può battere la bestia del sovranismo. Quello che sta avvenendo in piazza è fisico, inoppugnabile, non manipolabile. Un'alternativa c'è". Tra i tanti artisti coinvolti, Francesco Guccini che (in un video) parla delle sardine come "un raggio di sole" e Manuel Agnelli con gli Afterhours che legge le parole del nazista Goering per sottolineare le inquietanti analogie col presente.

IL PROGRAMMA: TUTTI GLI ARTISTI SUL PALCO


Le Sardine a Bologna, le voci dalla piazza: "Questi giovani ragazzi sono credibili"


"Le piazze continuano ad essere piene, quello che vediamo sul web non corrisponde a verità - aggiunge il promotore sotto il palco - Se Salvini perdesse sarebbe dirompente  perché la sconfitta sarebbe stata aiutata da una forza di piazza che ha speso zero euro. Oggi è un cambiamento per noi ma tra una settimana potrebbe cambiare l'inerzia politica sovranista".

"Giovedì 23 andiamo a Bibbiano perché vogliamo capire com'è Bibbiano senza vedere un meme che Borgonzoni ha pagato 5 mila euro per vincere le elezioni" continua Santori, riferendosi all'appuntamento elettorale nel paese dove la Lega, pur arrivata dopo, ha ottenuto dalla questura l'uso della piazza principale. Una decisione definitiva sulla partecipazione o meno verrà presa però in assemblea dalle sardine lunedì 20 a Bibbiano.

La musica parte con il cantautore ravennate MaLaVoglia alle 15.50 con l'inno delle sardine 6000 (siamo una voce). "Siamo l'Italia che si sta rialzando, spargete voce stiamo arrivando".

Sardine a Bologna, le immagini dall'alto: la piazza è stracolma


Sul palco sale alle 16.30 lo studente Moussa Molla, arrivato dal Benin nel 2015 e ospitato da una famiglia bolognese dell'associazione Famiglie Accoglienti: "Sono qui per dirvi che gli uomini camminano ma le parole sono veloci, ci raggiungono ovunque. Queste parole in Benin mi sono venute a cercare: diritto d'asilo, c'è scritto sulla Costituione. Parole che rendono uomini uguali. Così ho preso mie scarpe da ginnastica e poi il gommone ma nemmeno in mezzo al mare avevo paura, le parole mi aiutavano, ho visto i compagni morire. Se non volete sentire le nostre grida e non vedere le nostre ferite date ascolto ai vostri padri che hanno scritto la Costituzione".

"Siamo pessimisti siamo i cattivi pensieri, come è profondo il mare... è inutile, non c'è più lavoro non c'è più decoro...come è profondo il mare" recita, citando Lucio Dalla, l'attrice Matilda De Angelis e grida: "Sardine riprendiamoci il nostro mare, andiamo a votare il 26"

In mare aperto, dove osano le Sardine


Mattia Santori sale sul palco alle 17: "Abbiamo deciso di rimanere nel reale realizzando un grande evento culturale per portare idee valori tematiche. La piazza è già stracolma, già 35-40mila persone: il buon senso, la parola, il non urlare possono ancora pagare. Se riusciamo a fare tutto questo senza un soldo vuol dire che c'è tanta speranza. Siamo qui a Bologna per dire che un'alternativa c'è".

Tocca poi agli Skiantos adattare la loro celebre "Le sbarbine" che nel ritornello diventa "ci piaccion le sardine" prima di "Bella ciao" cantata da Modena City Ramblers e Bandabardò.

Santori aggiunge a margine, parlando con la stampa: "Io andrei a votare per vedere cosa è successo nel caso Gregoretti" e quindi per il processo a Salvini. "Perché chiedete a noi dei programmi e non li chiedetealla Borgonzoni che non dice mai quello che vuole fare? Se la Lega vince le elezioni in Emilia non cambia tantissimo, non si andrà a votare fino alla legge elettorale; se invece perde è uno smacco importante, la cosa si fa complicata, vuol dire che si può battere la bestia del sovranismo. Quello che sta avvenendo in piazza è fisico, inoppugnabile, non manipolabile". "Bonaccini? Non l'abbiamo mai incontrato, è l'unico che neanche per vie traverse ci ha cercato - risponde il portavoce delle sardine, rivelando che "esponenti, anche di spicco, dei Cinque Stelle ci hanno contattato, anche se non Di Maio". Santori ha anche bocciato la scelta del M5s di correre da soli alle Regionali di domenica: "Personalmente non ci sembra sia stata colta l'opportunità politica di questo momento".

Sardine a Bologna, Mattia Santori: "Noi con il Pd? È troppo presto"


Il maestro Ezio Bosso partecipa con un video: suona con la sua orchestra Europa filarmonica orchestra e augura "buona sardinitudine, il nostro augurio è divertiamoci nel senso che impariamo a esssre diversi e a suonare insieme".

Anche Francesco Guccini interviene con un video, introdotto dalla sua "Locomotiva": "L'apparizione delle sardine è stata come un raggio di sole dopo un mese di pioggia o dopo la pioggia su un terreno arido. I politici  di sinistra hanno detto: sì vediamo cosa faranno le sardine, ma hanno già fatto! Hanno dato voce a un mucchio di gente con la quale la sinistra aveva perso il contatto, la gente voleva scendere in piazza".

Poco prima delle 20 tocca agli Afterhours di Manuel Agnelli che, tra un brano e l'altro, legge le parole del criminale nazista Hermann Goering, braccio destro di Hitler: "E' facilissimo far scoppiare una guerra: basta spaventare la gente, imbottirla di paura finché non scoppia il fegato come un'oca, finché non si trasforma in odio irrazionale e sguaiato". E commenta: "Io ci trovo qualche analogia, voi no?".

Sardine, l'incontro con Francesco Guccini: "Finalmente qualcuno ha radunato chi non è omologato"


Il lungo pomeriggio delle Sardine è continuato con la giornalista di Repubbica Concita De Gregorio. Ha letto la lettera di un sindaco che spiega cos'è per lui la sinistra: "La mia sinistra è ogni giorno fatica, non cerca scorciatoie e mangiatoie, lotta per i diritti e libertà. La mia sinistra è sempre esempio ma non vuoto rito di un tempio. E' animata da pragmatici idealisti, da chi crede nell'individualismo ma si batte ocntro ogni forma di egoismo, porta gli altri dentro di sé, la mia sinistra si sente parte prima che di parte - alcuni dei passaggi - la mia sinistra è dare senso al consenso, relazione, condivisione, continua applicazione dentro il cuore di una comune visione, una fresca sorgente aperta, un fragile nido dove riposarsi".

Poi di nuovo musica, con Willie Peyote che si è esibito con i Subsonica: "Chi dice 'non sono razzista ma', è un razzista ma non lo sa", ha cantato. E ancora, Alessandro Bergonzoni, "Ber, Ber", ha sottolineato. "La politica da sola non basta più, manchiamo noi ma adesso ci siamo per cambiare dentro il nostro ministero degli interni, non la Costituzione ma la nostra costituzione interiore". E ancora: "Questo vuol dire prendere posizione, prendere corpo, prendere coscienza e conoscenza". Bergonzoni ha chiesto una "carta di dignità per tutti", "gli esempi sono finiti, dobbiamo diventare noi gli esempi". Ha ringraziato tutte le Ong, "salvate le nostre anime non solo i nostri corpi. La guerra fa milioni di morti ma fa anche milioni di vivi. A noi sfamarli e accoglierli sempre, sempre, sempre. La guerra è il punto G degli impotenti della terra. Dichiaramo stasera la prima pace mondiale". E ancora, chiusura alla grande con l'atteso Marracash: "Il sonno della ragione vota Lega".

A fine serata il messaggio conclusivo di Mattia Santori, salito sul palco con le altre tre sardine bolognesi che hanno organizzato il primo flash mob a Bologna (Giulia, Andrea e Roberto): "Ne è valsa la pena, siamo tornati a fare politica, i nostri cervelli non sono manipolabili e non lo saranno mai. Questa piazza è nata da un flash mob, voi avevate già capito prima degli osservatori politici. Torniamo a votare e a prendere posizione perché alle ultime elezioni c’è andato il 37% ed è anche colpa nostra. La vera forza di questo fenomeno non sono le piazze piene ma la capacità di mettere in relazione, tornare ad accettarci. Dove c’è aggregazione non c’è paura, dove c’è dialogo non c’è populismo. Oggi attraverso l’arte abbiamo fatto politica e la notizia è che se continuiamo così il populismo ha già perso".

L'ultima sorpresa è quella di Pif: che è riuscito a vendere la sua maglietta "Emilia Romagna Padania" a 173 euro: i soldi andranno a Mediterranea.

"Da Comacchio mando un grande abbraccio al mare di sardine che hanno invaso piazza VIII agosto a Bologna per una grande festa di musica, spettacolo e politica". E' il messaggio di Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra in Emilia-Romagna, riguardo all'evento organizzato dal movimento nel capoluogo.

"Da soli si va più veloce, insieme si va più lontano. Grazie per questa passione e questo protagonismo. Ossigeno per la democrazia nata dalla lotta antifascista". Cosi il segretario del Pd Nicola Zingaretti su facebook.