Torino

Vercelli, fotomontaggio sessista del leghista Tiramani contro la candidata Pd. Lei: "È un allarme per tutte le donne"

L'accostamento di foto pubblicato da Tiramani 
Il deputato del Carroccio deride la sindaca uscente Forte, che domenica si gioca la conferma al ballottaggio: "Altera la sua immagine". La prima cittadina: "Così passa il messaggio che in politica tutto è possibile. Sui social durante la campagna elettorale ho subito attacchi alla mia persona e non al mio lavoro. Dietro c'è una certa idea della donna che hanno i leghisti"
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A pochi giorni dal ballottaggio per l'elezione del sindaco di Vercelli, è polemica per un fotomontaggio postato su Facebook da Paolo Tiramani, deputato della Lega, che in città sostiene il candidato del centrodestra Andrea Corsaro. Il parlamentare ha pubblicato due immagini della candidata di centrosinistra, la sindaca uscente Maura Forte: truccata e sorridente, la prima, con la scritta "quello che ti vogliono far credere", grigia la seconda, bollata come "la verità". "Non è questione di estetica - scrive Tiramani nella didascalia -: la sinistra, come le sue bugie, ha le gambe corte". Quanto basta per scatenare le critiche nei confronti del parlamentare.
Il post di Tiramani, poi cancellato 
"Vorrei portare la solidarietà mia e di tutto il gruppo per il vile attacco ricevuto da Maura Forte in questi giorni dai suoi avversari al ballottaggio - si legge sulla pagina Facebook del Pd Piemonte -; un attacco sulla persona, che rappresenta con chiarezza l'idea che i leghisti hanno delle donne".

"Ma quel sessismo, anzi ho trattato il sindaco Forte semplicemente come un soggetto politico, non come una persona di sesso femminile o maschile", si difende Tiramani in una nota. In cui spiega: "E' un sindaco, così come nelle fotografie è ricorsa a photoshop per modificare la sua immagine e renderla più gradevole, nello stesso modo attraverso la sua comunicazione e la propaganda del suo guru esalta l'operato della sua amministrazione facendo passare per fatte, cose che in realtà non sono state compiute". Poi Tiramani ricorda come fui lui stesso a chiedere l'espulsione del leghista che insultà la cantante Emma Marrone. E alcune ore dopo la pubblicazione, il deputato cancella il post, su richiesta di Andrea Corsaro, il candidato sindaco appoggiato dalla Lega a Vercelli, avversario di Maura Forte.

Ma parla con Repubblica la sindaca Forte: "Questo post è un allarme per tutte le donne. Io sono una insegnante e quello che mi preoccupa è il messaggio che diamo ai giovani, cioè che nella comunicazione politica tutto è possibile. Paolo Tiramani è un deputato, oltre ad essere lo sponsor del mio concorrente e un primo cittadino. Viene meno il rispetto della persona quando ad agire così è un parlamentare". Poi spiega: "Hanno messo a confronto la foto del mio manifesto e quello di una giornata qualunque, un'immagine di stanchezza, come capita a tutti nella vita. Ma questo episodio è solo l'ultimo di una serie. Sui social ho subito una serie di post denigratori che colpivano non il mio lavoro da sindaca uscente, ma appunto la mia persona". C'è un problema di visione politica della Lega, c'è una certa idea della donna dietro questo fotomontaggio? "È probabile che la Lega voglia riportare la donna indietro nella storia ma voglio dirle che la parità di genere per una sindaca non esiste. Le critiche che ho ricevuto in questi anni hanno avuto un sovrappiù di aggressività. Molte aggressioni verbali che ho subìto - secondo me - sono legate al fatto che sono donna, nella convinzione che una sindaca sia più fragile e quindi più facile da condizionare".

La partita del ballottaggio si presenta complicata per la sindaca che parte da un 24 per cento dei voti contro il 41 del suo avversario, Andrea Corsaro, del centrodestra. Ha ricevuto attestati di solidarietà, almeno dalle donne? "Sì, da donne di diversa provenienza politica. Anche di centrodestra". Anche della Lega? "No, non dalla Lega". 

Solidarietà alla Forte arriva anche da un gruppo di donne candidate nel Partito democratico. "Proprio Tiramani qualche mese fa solidarizzò con Emma Marrone per gli attacchi sessisti subiti dalla cantante a seguito di alcune sue posizioni espresse dal palco: dov’è sparita la sua sensibilità sul tema? - si chiedono le esponenti dem - L’uso denigratorio del corpo delle donne a fini elettorali rappresenta il punto più basso di una campagna elettorale i cui toni dovrebbero rientrare nei ranghi del confronto civico. È dal confronto di idee e programmi che gli elettori dovrebbero essere ispirati, non da attacchi che nulla hanno a che fare con il rispetto reciproco che dovrebbe essere sempre mantenuto tra le parti in campo. Sappiamo che anche alcune candidate della coalizione a sostegno del candidato del centro-destra Andrea Corsaro hanno preso le distanze dai contenuti pubblicati da Tiramani: cerchiamo, assieme, di far sì che durante quest’ultima settimana sia, da ambo le parti, la Politica a caratterizzare la campagna elettorale".