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MUSICA

È morto il maestro Pippo Caruso, "signore" di Sanremo e della tv

A dare la notizia il suo amico e compagno di carriera Pippo Baudo, "distrutto per la perdita". Una vita da direttore d'orchestra, arrangiatore e compositore, figura decisiva per tanti programmi di successo da 'Fantastico' a 'Domenica In'

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È morto a 82 anni il maestro Pippo Caruso, direttore d'orchestra, autore, compositore, sodale storico di Pippo Baudo del quale fu a lungo spalla musicale, conterranei e amici dai tempi dell'università. Nato a Belpasso in provincia di Catania, fin dagli anni Settanta Caruso era diventato un volto noto al pubblico televisivo proprio grazie alle collaborazioni con Baudo. Ma aveva anche diretto le orchestre Rai di Roma e Milano, l'orchestra sinfonica della Rai e del Festival di Sanremo, quella di Roma e del Lazio per citarne solo alcune.

I funerali di Pippo Caruso saranno celebrati domani, 29 maggio, alle 16, nella chiesa Santa Croce di Passo Corese, frazione del Comune di Fara in Sabina in provincia di Rieti.

Addio a Pippo Caruso, autore insieme a Bruno Lauzi di 'Johnny Bassotto'


L'esordio in tv nel 1973 con Canzonissima, quando scrive per la presentatrice del programma, Mita Medici, la sigla Ruota libera. Da allora affianca Baudo in tanti programmi, dal Festival di Sanremo ("dirige l'orchestra il maestro Pippo Caruso" è una frase che appartiene alla memoria collettiva del nostro Paese) a Fantastico, da Serata d'onore a Numero Uno, Domenica in, contribuisce - sempre al fianco dell'"altro" Pippo -  al lancio e al successo di Heather Parisi e Lorella Cuccarini per le quali scrive tante canzoni. 

"Ha segnato la storia della nostra canzone, un'epoca importante dello spettacolo e della cultura in Italia - ha affermato Baudo -. Con lui se ne è andato un amico fraterno".
(ansa)
Fra i suoi più grandi successi commerciali, la canzone L'amore è cantata da Cuccarini e Alessandra Martines per la sigla di Fantastico 7, ma pure brani amati da un'intera generazione come Johnny Bassotto, Isotta, La tartaruga. Suo il tormentone del festival nato nel 1995, "Perché Sanremo è Sanremo".

Numerose le collaborazioni con grandi artisti, da Domenico Modugno a Ornella Vanoni, Eduardo De Crescenzo, Mia Martini, Enzo Jannacci, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Sandra Mondaini, mentre alla sua bacchetta si erano affidati artisti internazionali come Liza Minnelli, Céline Dion, Michael Bolton, George Benson, Andreas Vollenweider, Katia Ricciarelli, Andrea Bocelli, Giorgia, Kenny G, Charles Aznavour, Gilbert Bécaud, Michael Bublé, Pat Metheny.

Un talento prestato anche al cinema, con le colonne sonore di Maladolescenza (1975), Porca società (1978), L'occhio dietro la parete (1977), Le evase - Storie di sesso e di violenze e Massimamente folle (1985).