Chitarre, violini e fisarmoniche: così Milano "veglia" su Fabrizio De André

A vent'anni dalla morte di Fabrizio De André, avvenuta proprio nel capoluogo lombardo dove il cantautore genovese aveva lungamente vissuto, in centinaia si sono ritrovati con chitarre e testi alla mano per ricordare l'indimenticabile Faber. Un grande gruppo al centro della scalinata del Duomo ha dato inizio alla ormai consueta "Cantata anarchica", interpretando brani conosciuti e meno conosciuti di De André, ma in diversi punti del sagrato altre persone hanno dato vita a esibizioni e cantate maggiormente intime. Ad accomunare tutti, però, la medesima voglia di cantare assieme.
 
di Andrea Lattanzi