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Politica

Massimo Cacciari: "Un nuovo fascismo? No, quella fu una tragedia. Per grandi disastri ci vogliono grandi miti. Qui siamo alla farsa"

Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images
Roberto Serra - Iguana Press via Getty Images 

"Santo cielo, no. Il fascismo fu una grande tragedia. Qui siamo alla farsa, queste persone non sono in grado di produrre grandi tragedia". Pungente come sempre Massimo Cacciari, intervistato da Alain Elkann per La Stampa dice la sua sulla situazione politica attuale e in particolare sul ritorno di un totalitarismo di stampo fascista in Italia pensa:

"Per fare disastri devi avere un grande potere e un minimo di radici culturali e storiche, anche se artificiali e distorte. Per grandi disastri ci vogliono grandi miti. Questi sono dei poveri disgraziati e ci porteranno a una catastrofe a loro misura con la loro evidente incapacità di guidare il Paese e puntare solo sulla difesa del "padroni a casa nostra".

Non crede si possa nemmeno parlare di "razzismo", ma "di eterna paura del piccolo borghese, dell'individualismo egoista verso ogni novità".

"Il rischio è che l'Europa si disintegri e si torni alle piccole sovranità, totalmente impotenti sulla scena internazionale, con i Paesi che si combattono ferocemente sotto il profilo economico per sopravvivere".

Una instabilità che influisce anche sul futuro dei giovani, sulla loro percezione del mondo e sul loro modo di impegnarsi:

"Sono nauseati della politica così come hanno imparato a conoscerla. Non si fidano dell'attuale leadership. Hanno difficoltà a impegnarsi in prima persona perché non sanno dove posizionarsi".

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