Economia

Bonus cultura per i neo diciottenni, ok dal governo anche per il 2018

Via libera dal Ministero dei Beni culturali: misura finanziata anche per chi è diventato maggiorenne quest'anno

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MILANO - Semaforo verde del governo al bonus cultura anche per il 2018. Il ministro dei Beni culturali ha firmato venerdì il decreto attuativo che conferma la misura anche per chi diventerà maggiorenne quest'anno. Il provvedimento, istituto dal governo Renzi nel 2014, prevede un buono da 500 euro da spendere in prodotti culturali. Come gli anni precedenti, per accedere allo strumento, i ragazzi dovranno registrarsi alla piattaforma 18pp.it dopo essere entrati in possesso dello Spid, il Sistema Pubblico di Identità digitale. Tra i beni acquistabili con il bonus cutura ci sono biglietti per cinemamusica e concerti o eventi culturali, ingresso a parchi e monumenti, ma anche corsi di treatro, musica  e danza o lingua stranira. Sul sito 18app è presente l'elenco degli esercenti che aderiscono all'iniziativa.

"Siamo molto soddisfatti per la firma del decreto della 18app da parte dal ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli", ha commentato il presidente dell'Associazione Italiana Editori (Aie) Ricardo Franco Levi. "Parliamo a nome di tutti gli editori- prosegue levi- ma siamo sicuri che insieme a noi condividono soddisfazione e plauso l'intero mondo del libro e, soprattutto, i giovani 18enni che avranno così a disposizione un fondo per acquistare libri. Il bonus cultura si è rivelato lo strumento che più ha aiutato la lettura negli ultimi anni. È un grande aiuto ai ragazzi, alle loro famiglie e a tutto il mondo del libro, anche in vista del Natale".

L'intervento del ministero è riuscito a superare l'ostacolo posto dal Consiglio di Stato, che nello scorso giugno aveva chiesto l'approvazone di una norma di rango primario per confermare il bonus anche per gli anni successivi, ritenendo insufficienti una semplice nuova allocazione di fondi. Secondo i dati diffusi nel novembre 2017 dal Mibact (e relativi soltanto ai primi tredici mesi dall'entrata in vigore), 600 mila ragazzi si sono registrati alla piattaforma per una spesa complessiva di 163 milioni di euro.