Cronaca

Salvini sul caso Diciotti: "Preparate le arance se vado a San Vittore. C'è un'invasione di campo di giudici di sinistra"

(fotogramma)
Il M5S: sì alla richiesta del Tribunale dei ministri. "La legge è uguale per tutti". Questione migranti, i procuratori critici con la linea del ministro degli Interni. "Sulle richieste d'asilo cresceranno i ricorsi". "Pietà l'è morta"
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 "Prendete le arance perché se mi portano a San Vittore...". Così Matteo Salvini si è rivolto oggi ai sostenitori presenti al gazebo della Lega in piazza Oberdan a Milano. Il riferimento è all'indagine che vede protagonista il ministro dell'Interno per il caso Diciotti e su cui si attende la decisione del Senato rispetto a quella che, per Salvini, è un "evidente invasione di campo di qualche giudice di sinistra che vuol fare politica. Ho il cellulare pieno di messaggi di magistrati, avvocati, giudici e uomini di chiesa liberi. Andiamo avanti a testa alta con coraggio ed onestà".

Ma sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno "la linea del Movimento 5 Stelle è chiara e credo che faccia bene a tutti, anche a Salvini, andare fino in fondo in questa storia". Così chiarisce il sottosegretario al Viminale Carlo Sibilia, esponente del M5S, a propostito dell'opportunità di dire sì alla richiesta del tribunale dei ministri di Catania che intende processare il leader della Lega per sequestro di persona nell'ambito della vicenda Diciotti. Dunque i senatori del Movimento voteranno sì alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di processare il ministro dell'Interno, Per  il capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli Salvini sarebbe intenzionato a farsi processare e che questa "sarebbe una soluzione di buon senso. Un comportamento che seguirebbe qualunque ministro 5 stelle", puntualizza. Anche se Salvini non avrebbe ancora preso una decisione. Tra i parlamentari 5 Stelle - che probabilmente ne parleranno in un'assemblea ad hoc anche se ancora non convocata - c'è chi si evidenzia che "la legge è uguale per tutti". Detto questo, si precisa, "la questione va affrontata con rigore e serietà, sempre". In tanti danno per scontato che Salvini rinuncerà allo 'scudo' dell'immunità. Sviluppo in realtà non così scontato. Nessun timore di crisi di governo, però, dicono sia da M5s sia dalla Lega.

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Il tema dei migranti e dei diritti, già emerso tra quelli centrali all'inaugurazione dell'Anno giudiziario in Cassazione, è tornato con insistenza nelle cerimonie che si sono svolte nelle varie corti d'appello, in tutta l'Italia: nessun riferimento diretto, ma molti gli accenti esplicitamente critici rispetto alla linea Salvini.

Duro il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo: il contrasto all'immigrazione clandestina, ha detto, è "dovuto e sacrosanto", ma la politica è "al tempo stesso totalmente disinteressata al profilo umanitario: potrei dire che la pietà, declinata nel suo senso laico, è morta". Parole che vanno al di là dei dati provenienti dai tribunali e che, comunque, segnalano come il tema immigrazione influenzi queste dinamiche. Il distretto milanese, ha segnalato il presidente della Corte d'appello Marina Tavassi, "è pesantemente interessato dai procedimenti" legati alle richieste d'asilo: "In appello si è passati dai 291 procedimenti pendenti nel 2016 ai 2.509 del giugno 2017", con "un residuo al termine dell'anno giudiziario di 1.651" che si conta di "smaltire nell'anno in corso". E la presidente della Corte d'appello di Salerno, Iside Russo, teme che le nuove norme in materia "provocheranno un consistente incremento dei ricorsi".
"Legalità non è solo repressione. Occorre avere piena consapevolezza, ad esempio, della complessità della questione migratoria, che tanto impatto ha sia sulla percezione della sicurezza che sulle attuali politiche securitarie", ha sottolineato il pg di Roma, Giovanni Salvi, che è anche tornato su un'altra vicenda di primo piano: l'uccisione di Giulio Regeni, morto proprio tre anni fa. "La Procura di Roma - ha detto - ha profuso molti sforzi nel tentativo di assicurare alla giustizia i torturatori e assassini di Giulio Regeni. Essi hanno sin qui ottenuto, quanto meno, che non si accettassero verità di comodo". Ancora sul fronte migranti, da Palermo arriva la segnalazione del presidente della Corte di appello, Matteo Frasca, di un vertiginoso aumento di sbarchi fantasma, eventi che non vengono censiti dalle statistiche che indicano, invece, un forte calo degli arrivi.

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Un appello a "coltivare la memoria quale imprescindibile anticorpo al risorgere di germi razzisti e antisemiti" è arrivato dal vicepresidente del Csm David Ermini. "Difficile negare che vi sia stato qualche intervento strumentale, demagogico o dal sapore propagandistico. Ritroviamo parole e comportamenti più misurati e sobri", ha osservato. E sulla vicenda del ministro Salvini, che il Tribunale dei ministri chiede di processare per sequestro di persona per il caso Diciotti, la nave bloccata ad agosto per 5 giorni con 177 migranti a bordo, Ermini ricorda che "il Tribunale dei ministri, che in questo caso fa da giudice, con un provvedimento di oltre 50 pagine, immagino strutturato, ha deciso che in questo caso non può essere accolta la richiesta di archiviazione". Salvini nei giorni scorsi aveva detto che la politica sull'immigrazione non spetta ai tribunali. Ora questa contrapposizione potrebbe finire di fronte al Csm con una pratica a tutela delle toghe, come prevede Alessio Lanzi, membro laico dell'organo di autogoverno della magistratura.