Economia

Pil, Boccia all'attacco: "Senza crescita colpa esclusiva sarà del governo"

Il presidente di Confindustria dopo i dati deludenti sul Pil: "Se non ci saranno risultati la responsabilità sarà della politica economica che realizza". Di Maio: "Economia si riprenderà con la Manovra insieme alla felicità dei cittadini"

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MILANO - Il dato deludente sulla crescita comunicato questa mattina dall'Istat, con il Pil fermo a zero nel terzo trimestre, irrompe nel dibattito politico già surriscaldato dalla Manovra. Tra i primi a pronunciarsi è stato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: "C'e una divergenza di spiegazioni economiche in questo governo su cui bisogna cominciare a chiarire che se i risultati della crescita non ci saranno nei prossimi mesi é colpa esclusiva di questo governo e della politica economica che realizza, non di altri", ha detto Boccia, a Ivrea per l'assemblea di Confindustria Canavese. "Siamo a disposizione del Paese e del Governo - ha detto - per fare proposte che non antepongano le ideologie alle spiegazioni economiche".

Il presidente degli industriali ha comunque definito prevedibile" il dato comunicato oggi dall'Istat. "L'abbiamo detto da tempo, l'economia globale comincia a rallentare c'e' una questione interna di un'Italia che deve reagire", ha detto  "Il rallentamento dell'economia globale in funzione dei dazi degli Stati Uniti, il rallentamento complessivo della maggiore capacita' di competizione industriale a partire dalla Cina, sono segnali che devono farci fare i conti su due questioni: una italiana e l'altra europea che per noi si chiama questione industriale".

Il vice premier Luigi Di Maio si è mostrato invece ottimista, confidando nell'effetto positivo che arriverà dalle misure della prossima Legge di Bilancio. "Purtroppo dal punto di vista internazionale c'è stata una serie di fattori che incidono sulla congiuntura economica generale. Ma vedrete che con la 'manovra del popolo' non solo il Pil ma la felicità dei cittadini si riprenderà", ha detto. In un secondo momento, sul blog del M5s, ha puntato il dito contro i governi passati. "A chi ci attacca", ha detto Di Maio, "come il bugiardo seriale Renzi, ricordiamo che il risultato del 2018 dipende dalla Manovra approvata a dicembre 2017, che è targata Partito Democratico. Tutti sanno che la nostra Manovra del Popolo deve ancora essere approvata e non può aver avuto nessun effetto sul rallentamento in atto".

Dello stesso avviso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "E' uno stop congiunturale, riguarda cioè l'intero quadro dell'economia europea. Lo avevamo previsto ma proprio per questo abbiamo pianificato una manovra espansiva che si adegua al trend che si andava delineando e mira a invertirlo", ha detto. Quanto alla manovra, ha spiegato, "ho visto ieri il ministro Tria, i tecnici del Mef. Ho ritardato la partenza per rivedere alcuni passaggi e coordinare la sintesi politica che spetta a me. Ma non c'è nulla di nuovo, l'abbiamo messa a punto. Stasera rientro e dovrei trovare i tecnici del Mef che hanno fatto i conti. Non rivediamo alcunchè. C'è chi parla di rivedere il 2,4%... ma il 2,4% resta, è quello. Abbiamo detto che è il tetto massimo, non intendiamo superare il 2,4%".