MILANO - I pensionati scendono in piazza da Nord a Sud contro il governo per il taglio delle rivalutazioni degli assegni previsto dal maxiemendamento alla Manovra approvato al Senato. "Ancora una volta siamo il bancomat del Governo. Ma stavolta i pensionati non ci stanno", hanno attaccato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil nel corso del presidio organizzato in via cavour, sotto la prefettura di Firenze: "In tre anni la manovra del governo sottrae 2,5 miliardi dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull'adeguamento delle pensioni all'inflazione. I pensionati vogliono far sentire la propria voce per denunciare l'ipocrisia del governo, che con una mano sembrerebbe dare ma con l'altra certamente toglie".
"La protesta di oggi e dei prossimi giorni dei sindacati dei pensionati in tante città italiane è del tutto legittima ed ha il pieno sostegno della Cisl e delle altre confederazioni sindacali", ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Bloccare la rivalutazione, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perché significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta e ferma da anni", sottolinea la leader Cisl. "I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro Paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti.
Anbalogo il messaggio della Cgil. "La protesta dei sindacati dei pensionati è più che legittima. Si fa cassa con la rivalutazione delle pensioni: è inaccettabile", ha detto il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla, che ha partecipato al presidio a Roma. "Oggi siamo con loro nelle piazze d'Italia, poi a fine gennaio daremo la risposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil contro questa manovra ingiusta e iniqua", ha aggiunto. "Questo governo aveva promesso di eliminare la legge Fornero, invece si continua a far cassa sui pensionati", ha detto invece il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.
"La protesta di oggi e dei prossimi giorni dei sindacati dei pensionati in tante città italiane è del tutto legittima ed ha il pieno sostegno della Cisl e delle altre confederazioni sindacali", ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Bloccare la rivalutazione, non rispettando gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, è una scelta iniqua e sbagliata anche dal punto di vista economico perché significa penalizzare i consumi di milioni di persone che vivono solo di una pensione modesta e ferma da anni", sottolinea la leader Cisl. "I pensionati italiani meritano più rispetto e considerazione da questo governo ed in generale dalla classe politica. Sono persone che hanno dato tanto al nostro Paese in termini di lavoro, professionalità, innovazione, cultura, ma anche di sacrifici e di assistenza ai nostri figli e nipoti.
Anbalogo il messaggio della Cgil. "La protesta dei sindacati dei pensionati è più che legittima. Si fa cassa con la rivalutazione delle pensioni: è inaccettabile", ha detto il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Colla, che ha partecipato al presidio a Roma. "Oggi siamo con loro nelle piazze d'Italia, poi a fine gennaio daremo la risposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil contro questa manovra ingiusta e iniqua", ha aggiunto. "Questo governo aveva promesso di eliminare la legge Fornero, invece si continua a far cassa sui pensionati", ha detto invece il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.