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Cultura

Essere bilingue ha un sacco di vantaggi: il linguaggio che usi cambia la tua visione del mondo (FOTO)

Gwydion M. Williams/Flickr
Gwydion M. Williams/Flickr 

Per la scienza non è una novità il fatto che parlare due o più lingue porti moltissimi vantaggi. Come hanno confermato tutte le ricerche in materia svolte negli ultimi 15 anni i bilingui hanno migliori prospettive in ambito lavorativo, minore probabilità di essere affetti da demenza senile e sono avvantaggiati dal punto di vista cognitivo. Ma una recente ricerca ha evidenziato dei risvolti ancora più interessanti: a seconda di quali specifici linguaggi i bilingui padroneggino, la loro visione del mondo cambia di conseguenza.

Riuscire a passare da una lingua all'altra senza problemi è un ottimo allenamento per il cervello, utilissimo al fine di renderlo più flessibile, come confermato da diversi test.

Di conseguenza, alla stessa maniera in cui allenare il nostro fisico ci fornisce diversi benefici di tipo biologico, padroneggiare due o più lingue è fonte di diversi benefici cognitivi che saranno evidenti nelle fasi più avanzate della nostra vita: disordini mentali degenerativi come l'Alzheimer, ad esempio, nei bilingui emergono mediamente fino a cinque anni dopo rispetto a chi fa uso di un solo linguaggio.

Come racconta l'Independent un recente studio pubblicato su Psychological Science ha studiato le differenti reazioni a diversi esperimenti di persone in grado di parlare sia il tedesco che l'inglese e di persone che al contrario si esprimono utilizzando una sola di queste lingue.

Ai soggetti sono stati mostrati video rappresentanti eventi di movimento, come un ciclista che si dirige verso un supermercato o una donna che si avvicina alla sua auto. In seguito a queste persone è stato chiesto di descrivere le scene a cui avevano assistito.

Gli scienziati hanno rilevato che coloro che parlano solo tedesco hanno la tendenza a descrivere la scena parlando dell'obiettivo ("una donna attraversa per arrivare all'auto", "un ciclista corre per arrivare al supermercato"), mentre coloro che parlano solo inglese invece si concentravano sull'azione ("una donna che cammina", "un uomo che pedala"). La conclusione a cui sono sono giunti i ricercatori è che il tedesco sia un linguaggio più olistico mentre l'inglese sia una lingua i cui parlanti tendono a focalizzarsi sulle azioni compiute dai soggetti.

Quando lo stesso esperimento è stato effettuato prendendo in considerazione i bilingui, questi hanno dimostrato di essere in grado di passare da una prospettiva all'altra senza problemi: i tedeschi che parlavano anche inglese erano in grado di tenere in piedi un discorso in tutte le sue parti principali ma anche di concentrarsi sull'azione quando si esprimevano in inglese, e l'inverso è accaduto per gli inglesi capaci di parlare tedesco.

Di conseguenza i ricercatori hanno dedotto che i comportamenti dei soggetti variano in relazione al linguaggio da questi adoperato. I palestinesi, ad esempio, associano più probabilmente nomi arabi come Ahmed e Samir a parole con un'accezione positiva in arabo, mentre parlando di nomi ebraici il risultato è diametralmente opposto. Coloro che sono stati coinvolti nell'esperimento hanno inoltre dichiarato di sentirsi diversi esprimendosi con espressioni provenienti da lingue diverse da quella nativa.

Ma c'è di più: coloro che parlando due o più linguaggi sono in grado di effettuare decisioni relative a rischi economici in maniera molto più razionale parlando e riflettendo non utilizzando la propria lingua madre, in quanto ciò li induce a riflettere in maniera più profonda sui rischi presi e sulla loro connessione. La lingua che parliamo, dunque, può davvero cambiare il nostro modo di vedere il mondo.

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