Politica

Grillo: "E' in corso un colpo di Stato". Messora (M5s) cancella vecchio post sessista

Il leader del M5S si scaglia contro la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Deve dimettersi". Lei: "E' una vicenda chiusa". Giachetti: "Ostruzionismo e insulti non sono eversione". La relazione dei Questori condanna duramente il comportamento dei parlamentari grillini e del Questore Dambruoso

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ROMA -  "In Italia è in corso, ora, un colpo di Stato. Non puoi più far finta di nulla". E' un attacco a 360 gradi quello di Beppe Grillo sul suo blog. Il leader Cinque Stelle si scaglia contro la riforma elettorale, il decreto Imu-Bankitalia e soprattutto contro la 'ghigliottina' decisa dalla presidente Laura Boldrini. Parla di "fine della democrazia" e invita la presidente a dimettersi.

Dopo gli assalti del M5S ai banchi della presidenza della Camera, Grillo non si ferma e parte ancora una volta all'attacco di Laura Boldrini. "La presidente della Camera deve dimettersi, ha violato, lei che doveva farle rispettare per ruolo, le leggi della democrazia. Nessuno prima di lei si è spinto fino a questo punto. Il M5S farà in modo di invalidare il decreto" Imu-Bankitalia "e di ottenere le dimissioni della Boldrini. In alto i cuori!", ha scritto ancora Grillo sul suo blog.

Un'offensiva alla quale la stessa Boldrini replica secca: "Per me è una vicenda chiusa. E' già stata abbastanza penosa". E il segretario del Pd Matteo Renzi non risparmia a Grillo la sua ironia via Twitter.
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La stessa Boldrini, intervenendo nel corso dell'ufficio di presidenza, ha poi ribadito: "Andiamo avanti secondo un metodo condiviso da tutti. Sarà un lavoro lungo, ma non ci saranno due pesi e due misure. Saremo obiettivi per ripristinare le condizioni di vivibilità della nostra Istituzione".

Della rissa scoppiata alla Camera mercoledì e giovedì scorso si sono occupati oggi i deputati Questori di Montecitorio che hanno presentato all'ufficio di presidenza la loro relazione. Dall'analisi degli episodi, si legge nel documento, emerge "come numerosi parlamentari" del Movimento 5 Stelle "abbiano adottato comportamenti che, esulando da ogni forma legittima di ostruzionismo o di contestazione, sono stati finalizzati ad ostacolare materialmente, vale a dire attraverso forme fisiche di impedimento, il funzionamento degli organi parlamentari e a precludere ad altri deputati la possibilità di esercitare le proprie funzioni".  "Si tratta - sottolineano - di un fenomeno di eccezionale gravità sul piano istituzionale che deve essere chiaramente contrastato con la dovuta fermezza"  con sanzioni.

Nel loro documento i Questori Fontanelli e Fontana censurano però duramente anche il comportamento del loro collega Stefano Dambruoso nella seduta del 29 gennaio scorso in Aula che, spiegano, "è risultato estraneo alle funzioni da questi ricoperte". I questori valutano di "eccezionale gravità" il comportamento del deputato grillino della Camera Alessandro Di Battista (M5S) che impedì al capogruppo del Pd Speranza di svolgere una conferenza stampa.

I commenti di Grillo sono arrivati dopo giornate ad alta tensione e dopo gli insulti e le offese sessiste alla presidente Boldrini. Polemiche a cui la diretta interssata ha risposto paragonando alcuni commentatori del blog a "potenziali stupratori" e che si sono fatte ancora più pesanti per il tweet di Claudio Messora, responsabile Cinque Stelle della comunicazione al Senato: "Cara Laura, volevo tranquillizzarti. Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori, tu non correresti alcun pericolo". Polemica durissima, di cui il giallo del tweet falso della terza carica dello Stato è solo uno degli ultimi capitoli.

Messora e i commenti erotici. Agli attacchi sessisti a colpi di post Messora sembra abituato, visto che è stato 'beccato' da alcuni utenti in Rete a cambiare una pagina del suo blog, Byoblu, in cui scriveva fantasie erotiche su tre esponenti del Pdl, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo.  Il post incriminato si intitola 'Una cosetta a tre, con la Carfagna, la Gelmini e la Prestigiacomo' e risale all'11 luglio del 2010.
 
Messora - nella versione originale del post - dava conto della visita a Siracusa delle allora ministre. Nello scritto, l'autore scivola dalla critica politica della prima parte a una fantasia erotica dettata "dall'inconscio freudiano, con la sua imponderabile associazione di simboli" che evitiamo di pubblicare. Oggi ha cancellato quelle parti, ma il testo è stato recuperato da alcuni utenti e ripubblicato in Rete. 

E a sfondo sessuale sono anche le offese che il deputato del M5S Massimo De Rosa avrebbe rivolto alle colleghe del Pd, e in particolare ad Alessandra Moretti che ha promesso azioni legali. "Non mi nasconderò dietro l'immunità parlamentare perché sono un cittadino e da cittadino mi difenderò dalle false accuse del Pd. Non mi avvarrò della immunità parlamentare", ha annunciato oggi De Rosa. "Tra persone normali si chiede scusa e ci si ferma lì - ha aggiunto - Non era abituato a questo ambiente: gli ho dato l'occasione per distogliere l'attenzione dalle cose serie. In ogni caso, ho depositato una contro-querela per diffamazione nei confronti di tutti i deputati del Pd che stanno inventando e gonfiando le notizie".

Giachetti: "Insulti non sono eversione". Una tensione sulla quale interviene Roberto Giachetti, deputato Pd e vice presidente della Camera. "E' grave che si sia impedito fisicamente ai deputati di entrare in aula e accedere alle Commissioni. Quello che è stato scritto sul sito di Grillo, poi, è una cosa indegna. Ma che tutto questo possa essere definito come eversione dalla terza carica dello Stato, ancorché sotto pressione, è uno sbaglio", ha detto intervistato ad Agorà Giachetti.

Niente espulsione per Currò . Intanto oggi l'assemblea dei deputati del M5S ha deciso di non avviare la procedura per l'espulsione del deputato siciliano Tommaso Currò, spesso su posizioni "dissidenti". Currò era stato messo sotto accusa per la presentazione di un emendamento "localistico" alla legge di stabilità.
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