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'Gomorra', la guerra non è finita. Tornano Ciro e Genny fra sete di vendetta e di potere

Dal 17 novembre la terza stagione della serie su Sky Atlantic HD, domani e mercoledì i primi episodi al cinema. Tornano i protagonisti più amati e popolari. Roberto Saviano: "Gomorra interpreta la grammatica del potere e del profitto che appartengono a tutte le Scampia del mondo"

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Davanti alla tomba di famiglia con scritto Savastano c'è il corpo senza vita di don Pietro in un lago di sangue. Così era finita, così ricomincia. Con la cesura fra passato e futuro, i giovani che uccidono i padri. Sempre più soli, i sopravvissuti alle guerre devono gestire le ferite e camminare sulle macerie di affetti perduti, tradimenti e lacrime. La terza stagione di Gomorra - La serie riparte dalla sete di vendetta e di potere e per la prima volta debutta non sul piccolo ma sul grande schermo, i primi episodi si potranno vedere al cinema, in oltre 300 sale con Sky e Vision Distribution, domani e mercoledì, poi su Sky Atlantic HD dal 17 novembre per dodici puntate.

'Gomorra 3', Ciro e Genny: "La nostra discesa agli inferi"



'Gomorra 3', Roberto Saviano: "Raccontiamo le Scampie del mondo"


"Gomorra è stato molto, è stato il racconto dei meccanismi di potere, e in questa terza stagione conosciamo le Scampia d'Europa, perché Gomorra interpreta la grammatica del potere e del profitto che appartengono alle periferie di tutto il mondo. Ma 'illuminare', così come ha fatto la serie, significa iniziare a conocere la strada della soluzione". Così Roberto Saviano in un videomessaggio inviato alla conferenza stampa di presentazione della nuova stagione, a Roma, con i registi Claudio Cupellini e Francesca Comencini, lo stato maggiore di Sky, gli autori e i protagonisti più amati e più popolari, Marco D’Amore (Ciro di Marzio "l'Immortale"), Salvatore Esposito (Genny Savastano), Cristiana Dell'Anna (Patrizia) e Cristina Donadio (Scianèl), Ivana Lotito (Azzurra, la moglie di Genny), Fabio De Caro (Malamo'), Gianfranco Gallo (il padre di Azzurra) e due giovani new entry: Loris De Luna (Valerio, ragazzo della Napoli borghese affascinato dalla prospettiva di entrare nella partita) e Arturo Muselli che interpreta Enzo, capo di una nuova fazione che cercherà di prendersi il centro di Napoli. Perché la città diventa ancora più protagonista in questa stagione, in cui l'azione abbraccia anche il centro storico, Forcella, i Decumani e la Sanità, Posillipo e il Vomero.
Arturo Muselli: interpreta Enzo, capo di una nuova fazione che cercherà di prendersi il centro di Napoli (ansa)
La seconda stagione ci aveva raccontato la costruzione, il dominio e la crisi dell’Alleanza fortemente voluta da Ciro. La terza prende le mosse dall'omicidio di Pietro Savastano: tutti sanno che a uccidere è stato Ciro, Genny e Malamò si accusano a vicenda eppure devono collaborare perché adesso quello che conta è trovare l’Immortale e vendicare la morte del boss. Parte la caccia all'uomo con la "paranza" dei Savastano che scende in campo al completo, gli uomini di Ciro si sono già dati alla fuga e lui sembra essere svanito nel nulla, sconvolto dalla morte della figlia bambina, vittima innocente della guerra di potere ingaggiata dal padre.
Marco D'Amore (Ciro) e Salvatore Esposito (Genny) (agf)
"La perdita della figlia, un dolore così tremendo, non poteva non influire sul personaggio - spiega Marco D'Amore, che interpreta Ciro - è un punto di non ritorno. La conseguenza più visibile è che ha fatto sfiorire quella sua certa bellezza arrogante e violenta. E' stanco, dimesso, imbolsito e quel soprannome, l'Immortale, per lui è diventato una condanna". Ciro, nel frattempo, si è trasferito in Bulgaria ed è diventato l'uomo di fiducia di un trafficante di droga il cui figlio, però, non vede di buon occhio il rapporto che l'Immortale ha instaurato con il padre. Dall'altra parte c'è Genny, ora diventato capoclan e genitore ma nonostante la paternità "continua la sua discesa agli inferi - racconta l'attore Salvatore Esposito - e se nella seconda stagione ha scelto di diventare capo, ora per lui le cose si complicano perché aumentano i nemici e diminuiscono quelli di ci si può fidare".
Cristina Donadio (agf)
Poi ci sono le donne, le signore del crimine. Scianèl, che ha perso un figlio, e Patrizia, che ha perso il proprio compagno. Anche sul loro futuro l'ombra dell'incertezza. "Scianèl è una iena in gabbia con un grave lutto da affrontare, ha perso tutto, un figlio e il territorio - dice Cristina Donadio - ma è una donna che sa elaborare strategie, e quando uscirà dalla gabbia sarà pronta a riconquistare quel che ha perso. Anche lei, come Ciro, ha mutato espressione, porta il danno negli occhi, è cambiato anche il suo modo di guardarsi intorno, ora è più distaccata, consapevole". E' proprio il lutto, la perdita, ad accomunare i protagonisti. "Anche per Patrizia siamo a un nuovo punto di partenza - osserva Cristiana Dell'Anna - del personaggio mi piace quel suo non avere paura di guardarsi in faccia. In questa stagione fa un percorso che è un po' l'opposto rispetto a quello di Ciro: lui abbassa le penne, in lei invece la bestia si risveglia".

'Gomorra 3', occhio alle iene: Scianèl e Patrizia non fanno sconti a nessuno


Quanto alla regia, "ci siamo mossi in una situazione perlopiù claustrofobica - spiega Claudio Cupellini che ha diretto sei puntate - fatta di vivoli inespugnabili e 'bassi', i piccoli appartamenti al pian terreno titpici di Napoli. Abbiamo conosciuto anche la sontuosità dei palazzi antichi e delle chiese del centro. La macchina da presa ha raccontato le vicende in maniera più nervosa e l'anarchia giovanile dei nuovi personaggi, l'impeto della loro età, è stato documentato tenendo conto proprio della necessità di dare un cambio di passo deciso e radicale". Per Francesca Comencini, questa stagione "è stata una sfida, come le precedenti ma di natura un po' diversa: quella di non ripetersi, di continuare a provare lo stesso stupore e lo stesso timore, la stessa passione e curiosità. Il racconto di attaccamento verso ciò che ti tradirà e di spregio verso ciò che invece ti potrebbe salvare. Tutto sta dentro ai personaggi, al loro mistero e alla loro potenza".