Roma

Roma, "il Duce può salvarci": dagli slogan fascisti alla caccia al bengalese

Il profilo di Alessio Manzo e degli altri del branco tra foto di Mussolini-Hitler e bandiere della Roma

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Saluti romani, foto del duce, slogan ultranazionalisti, un "Cam." che sottintende "camerata" prima del suo nome come per gridare subito la sua identità politica, poi birre, serate con gli amici, una grande passione per la musica techno. E per la Magica, forse trasmessa dal padre, che condivide con i suoi amici, da vero ultrà.

È il ritratto che emerge dai profili social di Alessio Manzo, neo 18enne proveniente dall'alberghiero di Tor Carbone, già passato negli archivi delle forze dell'ordine, che è stato arrestato per il tentato omicidio di un 27enne bengalese nella notte tra sabato e domenica, in pieno Centro. Insieme a lui, alle 2 di notte in piazza Cairoli, a due passi dal Ministero della Giustizia, ad aggredire due stranieri c'erano una decina di amici, tra cui forse anche due ragazze e i quattro, un 17enne, due 18enni e un 19enne, che sono stati denunciati per lesioni aggravate e percosse.

Sarebbe stato, però, Manzo a pestare a sangue il bengalese: mentre gli altri si allontanavano, sarebbe tornato indietro per un'ultima raffica di calci e pugni, prima di andare via. Ma non è questa la versione che il giovane ha raccontato agli inquirenti, parlando inizialmente di una rissa, una classica lite tra ragazzi e forse qualche bicchiere di troppo del sabato sera. Nessun riferimento alle frasi razziste, neanche alle sue ideologie. Quelle che sui social non ha mai nascosto: soprattutto su Askfm, un sito che si basa su domande e risposte. Così, circa un anno fa, quando sulla sua bacheca un certo "ErNoce", gli scriveva, "Te seguo solo perché sei fascista e questo ti fa tanto onore" con tanto di emoticon per richiamare il saluto romano, lui rispondeva: "Certo che me fa onore".

E a chi lo provoca scrivendogli "comunista nel cuore", lui risponde: "Pietà per te". E rilancia: "Mussolini, spero nel suo ritorno per salvare questa Italia che sta andando veramente a...". Oppure: "Se per razzista si intende chi difende la propria terra allora siamo razzisti". Anche se "l'Italia agli italiani", nella lista di Manzo, sta in fondo, prima infatti ci sono la Magica, la donna, la birra e la Nutella, gli amici, la famiglia, e il fratello che qualche mese fa gli scrive "ti amo". Ma le esternazioni politiche riemergono sempre. E su cosa pensa della destra sionista, l'ultrà non mostra alcuna esitazione: "Come ideale si può paragonare al partito fascista, sono anti comunisti quindi bene. Ma sono israeliani e quindi ebrei".