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Il furgone usato per l'attentato di Barcellona portato via dalla polizia (afp)

Attentato a Barcellona, furgone sulla Rambla: 13 vittime. Presi 2 terroristi, autista in fuga. Secondo attacco nella notte a Cambrils

86 i feriti di cui 15 gravi. Un mezzo bianco ha percorso centinaia di metri lungo il tratto pedonale. L'ambasciatore: "Notizia di 3 italiani feriti". Testimoni: "Correva a zig zag a velocità folle". Isis rivendica. L'uomo che ha affittato il furgone aveva con sé i documenti di Driss Oukabir, di origine maghrebina con permesso di residenza in Spagna. Ma forse il vero autore è il fratello diciottenne Moussa. Nuovo attacco dopo ore in una città vicina, polizia uccide 5 terroristi

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Terrore nel cuore di Barcellona. Intorno alle 17 un furgone si è lanciato sulla folla delle Ramblas travolgendo decine di cittadini e turisti e causando 13 morti e quasi cento feriti. L'Isis ha rivendicato l'attacco e il premier spagnolo Mariano Rajoy ha confermato la "matrice jihadista" dell'attentato. Due persone sono state arrestate, ma si dà ancora la caccia ad una terza che potrebbe essere il conducente del furgone. E attorno all'una di notte un nuovo attacco è stato compiuto a Cambrils, città catalana a circa due ore d'auto da Barcellona. Sei civili e un poliziotto sono stati feriti. Uno è in condizioni gravi. Gli attentatori, che indossavano cinture esplosive, si erano lanciati con un'auto - un'Audi A3 - contro la folla nell'area pedonale del lungomare, ma sono stati intercettati dalla polizia che ha bloccato la vettura dei terroristi. Nel successivo conflitto a fuoco, gli agenti hanno sparato uccidendo quatto assalitori e ferendone un quinto che è morto in seguito. Le autorità locali hanno dichiarato che gli attentatori erano in collegamento con chi ha compiuto l'attacco a Barcellona.

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· LE VITTIME DI BARCELLONA
Tredici le vittime accertate a Barcellona ma ancora non ci sono informazioni precise sulla loro identità. Sono invece 86 i feriti, secondo quanto riferito dalla Protezione civile. Tra loro, quindici sono in condizioni gravi, inclusi alcuni bambini.
"Ci sono persone di diciotto nazionalità tra coloro che sono rimasti coinvolti nell'attentato", hanno riferito le autorità locali. Nell'elenco dei Paesi figura anche l'Italia, ma non viene precisato se gli italiani coinvolti siano morti o feriti. Tra le prime vittime identificate, tre turisti tedeschi e un cittadino belga. L'elenco completo delle nazionalità comprende anche quella Francia, Spagna, Olanda, Argentina, Venezuela, Australia, Ungheria, Perù, Irlanda, Grecia, Cuba, Macedonia, Cina, Romania, Algeria.

Migliaia di italiani in questi giorni in Spagna. L'ambasciatore italiano ha comunicato che al momento risultano tre nostri connazionali tra i feriti. Attivato un numero d'emergenza per ottenere informazioni.

· IL FURGONE SULLA FOLLA
Il mezzo ha cominciato a correre lungo la Rambla de Canaletes, nella parte più vicina alla grande Plaça de Catalunya, all'altezza di Carrer Bonsuccés, fino a raggiungere il mercato della Boqueria. Secondo numerosi testimoni il van procedeva a gran velocità su una traiettoria a zig-zag, tentativo deliberato di investire il maggior numero di persone possibile. Una folle corsa premeditata, lunga quasi seicento metri, tra la gente tranquillamente a passeggio per la via. Il furgone poi si è schiantato contro uno dei chioschi che si trovano sul marciapiede che separa le corsie della Rambla destinate alle auto. Secondo alcuni testimoni, una o più persone armate sarebbero poi scese dal mezzo e fuggite a piedi e si sarebbero asserragliate in un locale, un ristorante turco. Forse anche con ostaggi. Circostanza questa poi in parte smentita dalla polizia, che ha anche negato che fossero armate. Secondo El Pais, che cita fonti della Guardia Civil, l'uomo che ha affittato il furgone ha consegnato un permesso di soggiorno con il nome di Driss Oukabir, un ventottenne di origine marocchina in regola in Spagna, ma in serata è emerso che il vero autore dell'attacco sarebbe il fratello diciottenne Moussa che gli avrebbe rubato i documenti. 

Barcellona, furgone sulla folla: molti feriti lungo la Rambla

La tensione è rimasta altissima fino a tarda sera, la zona è stata circondata dai Mossos d'Esquadra, la polizia catalana. Sul posto si sono recate molte ambulanze. Chiuse le stazioni della metropolitana della zona e un appello diffuso anche sui social impone a turisti e residenti di non avvicinarsi alla zona. Si sono paralizzate aree della città tra le più frequentate anche dai turisti di tutto il mondo.  Da subito l'azione è apparsa come un attentato ma solo dopo qualche ora la polizia catalana ha confermato ufficialmente la matrice terroristica.

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Per sicurezza la polizia ha fatto chiudere per ore tutti i negozi e i ristoranti della zona con all'interno la clientela e solo dopo le 20 sono stati autorizzati a uscire. Ha inoltre invitato tutti coloro che si trovano in città a non spostarsi se non per motivi urgenti e a lasciare libere le strade per agevolare la circolazione dei veicoli d'emergenza.
Driss Oukabir. E' suo il documento consegnato dalla persona che ha affittato il furgone dell'attentato terroristico sulla Rambla di Barcellona ma forse il vero colpevole è il fratello diciottenne Moussa che gli avrebbe rubato i documenti di identità  

· LA CACCIA AI TERRORISTI
La polizia catalana ha poi diffuso la descrizione di almeno uno dei presunti attentatori. Un uomo alto circa un metro e settanta, con una camicia bianca a righe blu, ricostruzione rilanciata da un'emittente radiofonica, che ha rivelato che all'interno del furgone sarebbe stato ritrovato un documento spagnolo, col nome del titolare in arabo. Per ore si è parlato di uno o più terroristi asserragliati in un bar-ristorante con ostaggi ma in serata le autorità hanno precisato che "non ci sono persone rinchiuse in un locale".  Smentita la notizia che è cominciata a circolare intorno alle 19 riguardo a una sparatoria nel mercato.
A tarda sera la polizia catalana ha confermato di avere effettuato i due arresti, precisando che uno dei due è marocchino e l'altro è nato a Melilla. Uno dei due è stato catturato ad Alcanar e l'altro a Ripoll -  ha spiegato in conferenza stampa il maggiore Josep Lluís Trapero dei Mossos d'Esquadra -  aggiungendo che l'arresto a Ripoll è avvenuto circa due ore dopo l'attentato. Ma tra loro non c'è l'autista-killer del furgone, ritenuto ancora in fuga.

E' risultato invece estraneo all'attentato sulle Ramblas l'uomo, di nazionalità spagnola, ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia poco dopo le 20, dopo aver forzato un posto di blocco a bordo di un'auto Ford Focus e aver travolto un agente.

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Barcellona, furgone sulla folla sulla Rambla: la fuga delle persone

E le indagini ora tornano anche su una violenta esplosione avvenuta ieri ad Alcanar, località dove è stato arrestato uno dei terroristi. Una forte deflagrazione che ha devastato un edificio dove erano stipate numerose bombole di gas e che aveva causato un morto. E' la stessa polizia catalana a sottolineare che lo scoppio sia da mettere in relazione all'attentato sulle Ramblas e a Cambrils e c'è chi ipotizza che forse il furgone, secondo un piano evidentemente fallito, alla fine della corsa sarebbe dovuto anche saltare in aria.

· SPAGNA IN LUTTO
"Sono assassini, criminali che non ci spaventeranno. Tutta la Spagna è Barcellona. Le Ramblas torneranno a essere di tutti" dichiara attraverso un tweet la Casa Reale spagnola. Il premier Rajoy ha comunicato che ci saranno tre giorni di lutta nazionale in Spagna, invitando tutti i partiti ad un patto contro il terrore. E il Papa ha appreso con "grande preoccupazione quanto sta accadendo. Prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti ed alle famiglie delle vittime".