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Regno Unito, nessuna corsa al trono dopo Elisabetta II. Harry: "Lo faremo solo per senso del dovere"

(lapresse)
“C’è qualcuno che voglia essere re o regina? Non credo", così il principe Harry in un'intervista a Newsweek. Parole che hanno fatto scalpore, ma forse è solo un modo per dire che gli eredi non hanno sete di potere e augurano lunga vita Sua Maestà
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LONDRA - Nessuno, nella famiglia reale, aspira a fare il re o la regina. Nessuno degli eredi Windsor muore dalla voglia di mettersi la corona in testa, dopo Elisabetta II. Lo faranno, quando verrà il momento, ma solo per "senso del dovere". La straordinaria affermazione proviene dal quinto in linea di successione per il trono: il principe Harry. Prima di lui ci sono, nell'ordine, suo padre Carlo, suo fratello maggiore William e i suoi nipotini George e Charlotte, i figli di William e Kate: ma Harry dà l'aria di sapere di cosa parla.

Del resto non c'è dubbio che il tema, considerato che Sua Maestà ha 91 anni, in famiglia di tanto in tanto venga discusso, con stretto riserbo naturalmente. "C'è qualcuno che voglia essere re o regina? Non credo, ma dobbiamo assolvere i nostri doveri al momento giusto".

Parole che fanno scalpore, subito riportate con ampio rilievo dalla Bbc e dai siti di tutti i giornali del regno. Forse è solo un modo per dire che gli eredi non hanno sete di potere e augurano lunga vita Sua Maestà. Comunque è un segno di come sono cambiati i tempi: di eredi al trono senza ambizioni di regnare, da queste parti, c'è stato solo Edoardo, che come noto abdicò preferendo l'amore per una divorziata americana agli obblighi della monarchia.

Harry ha fatto le sue dichiarazioni al settimanale americano Newsweek. "La monarchia è una forza positiva", aggiunge il secondogenito di Carlo e della scomparsa principessa Diana. "Vogliamo portare avanti l'atmosfera positiva creata dalla regina per 60 anni, ma non cercheremo di metterci nei suoi panni. Siamo impegnati a modernizzare la monarchia britannica. Non per noi stessi, bensì per il bene della gente". Anche se poi precisa che è "un complicato gioco di equilibrio, non vogliamo diluire la magia della casa reale, il popolo britannico e in fondo anche il resto del mondo hanno bisogno di istituzioni così".

Il 32enne principe, che ha fatto a lungo l'ufficiale nell'esercito, servendo anche in guerra in Afghanistan, afferma di sentirsi qualche volta, chiuso dentro al protocollo, "come dentro alla vasca dei pesci rossi". Ma confida, facendo un'altra rivelazione: "La gente sarebbe sorpresa della vita ordinaria che facciamo io e William. Vado a fare la spesa al supermercato per conto mio. E lo farei anche se fossi re".

In verità non è ancora capitato che qualcuno lo abbia incontrato al supermarket, ma può darsi che Harry faccia in modo di non farsi riconoscere. Anche quando esce insieme alla sua fidanzata, l'attrice canadese Meghan Markle, si nasconde dietro berretti e occhiali da sole per difendere la propria privacy.

In definitiva, il principe dice cose piuttosto sensate per un giovane della sua generazione a cui è capitato in sorte di essere un erede al trono, dimostrando ancora una volta di essere maturato rispetto al ragazzino che scopiazzava i compiti, fumava spinelli e si mascherava da nazista ai party. E qualche giustificazione, per eccessi almeno in parte attribuibili all'età, sicuramente ce l'ha. Aveva già confessato di recente di essere stato a lungo in depressione per la morte della madre, la donna che tutto il mondo conosceva come "lady D", e di essersi poi rivolto a uno psicologo per riuscire ad affrontare il trauma della sua perdita.

Ora, nell'intervista a Newsweek, dice qualcosa di più: "Mia madre era appena morta e io dovetti camminare dietro la sua bara durante il funerale pubblico, circondato da migliaia di persone che mi guardavano e da milioni di altri che facevano lo stesso in televisione. Penso che a nessun bambino, in nessuna circostanza, dovrebbe essere richiesta una cosa del genere. Non credo che oggi accadrebbe".

All'epoca aveva solo 12 anni. Adesso si dice orgoglioso di essere riuscito a "tirare la testa fuori dalla sabbia, a usare il mio ruolo a fin di bene, a incontrare persone e farle sorridere", un riferimento alle sue attività di beneficenza e in aiuto di disabili di guerra. "Muoio dalla voglia", conclude, "di essere qualcos'altro oltre al principe Harry".