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Londra, veicolo sulla folla a Finsbury Park: un morto. Arrestato 47enne

La polizia nell'area dell'incidente (foto da Twitter @Thomasvanhulle) 
In manette Darren Osborne, padre di quattro figli, che era alla guida del mezzo. L'allarme scattato poco dopo la mezzanotte nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan. Almeno dieci i feriti. Una testimone italiana: "Tre sono finite a terra e una è subito sembrata grave"
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ANCORA PAURA A LONDRA. Un furgone è piombato su un gruppo di fedeli musulmani a Finsbury Park a nord di Londra, vicino a una moschea dalla quale stavano uscendo le persone radunate per le preghiere del Ramadan.
 
C’è una vittima e si contano almeno dieci feriti, tre dei quali sono gravi. Sono tutti musulmani. L’allarme è scattato a Seven Sisters Road, in una zona dove ci sono almeno quattro moschee, al termine del 'taraweeh', le preghiere che si fanno a tarda notte durante il mese sacro.

LA MAPPA: L'ATTENTATO NEI PRESSI DELL'EMIRATES STADIUM
Arrestato guidatore. La polizia ha arrestato Darren Osborne, un uomo di 47 anni di Cardif, secondo il Guardian padre di quattro figli, sconosciuto ai servizi di sicurezza britannici negli ambienti dell’estremismo o dell’estremismo di estrema destra. Osborne, prima dell'intervento delle forze di polizia, era stato bloccato dalla folla e buttato a terra, rischiando il linciaggio.

Nei suoi confronti sono state formalizzate le accuse e dovrà rispondere di terrorismo, istigazione al terrorismo, omicidio e tentato omicidio. Le immagini catturate dalle telecamere hanno mostrato il volto dell'arrestato, un individuo di pelle bianca e corpulento. Dopo l'attacco è stato portato in ospedale 'a titolo precauzionale' e, una volta dimesso, sarà interrogato in un commissariato. Sul veicolo utilizzato per l'attacco c'è la scritta della compagnia di noleggio Pontyclun Van Hire, a pochi chilometri da Cardiff, nel Galles. E proprio a Cardiff la polizia ha perquisito un appartamento.

Odio contro i musulmani. Al contrario di quanto sostenuto da alcuni testimoni, il vice-commissario responsabile delle indagini e coordinatore nazionale per l'antiterrorismo, Neil Basu, ha dichiarato che l'uomo a bordo del furgone era da solo. Molti presenti hanno riferito di averlo sentito gridare frasi di odio contro i musulmani.

Stroncato da un malore. Basu ha anche affermato che la vittima probabilmente non è morta per l'attentato. È possibile che l'uomo avesse già un malore, forse un attacco di cuore in corso, quando il van si è lanciato sulla gente che in quel preciso momento stava tentando di rianimarlo.

Famiglia assalitore: "Siamo sconvolti". Ellis Osborne, nipote dell'assalitore della moschea, ha affidato a una nota lo sgomento per quando è avvenuto: parlando per l'intera famiglia dell'uomo, ha scritto di essere "devastate per le famiglie" delle persone colpite. "I nostri sentimenti sono per coloro che sono stati feriti", dice la famiglia Osborne La nipote del 47enne ha aggiunto che l'uomo "non era razzista, non aveva mai espresso opinioni razziste. È stata una follia - concldue - ovviamente una follia".

May: "Londra non si arrende". "L'attacco contro i fedeli musulmani della notte scorsa all'uscita della moschea londinese di Finsbury Park é ripugnante esattamente come gli altri atti di terrorismo che hanno colpito il Regno Unito, dalla strage di Manchester del 22 maggio all'attentato di London Bridge e Borough Market del 3 giugno. Londra non si arrende all'odio e nemmeno tutto il Regno Unito", ha commentato la premier Theresa May che, dopo una riunione di emergenza del comitato Cobra, si è recata sul luogo dell'attentato e si è intrattenuta con l'imam all'interno della moschea. E ha promesso che "odio e male" non avranno mai successo. Subito dopo, all'uscita, è stata contestata da un passante che le ha gridato: "Mrs May, come mai è stata così veloce questa volta?" , con riferimento alle polemiche sulla sua presenza alla Grenfell Tower.
L'allarme - La prima segnalazione alla polizia è arrivata quando a Londra erano trascorsi venti minuti dopo la mezzanotte, all'una e venti e in Italia. L'episodio è avvenuto nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan e alcune testimonianze apparse sui social network mostrano immagini della reazione della gente contro l'uomo arrestato. L'ANALISI: COLPITO LUOGO SIMBOLO DELLA JIHAD INGLESE di GIANLUCA DI FEO

Con un tweet, il Consiglio musulmano, organizzazione che rappresenta i musulmani britannici, ha riferito di essere stato informato che il van si è lanciato contro i fedeli all'uscita dalla moschea: "La nostra preghiera va alle vittime". E viene lanciato un appello alle autorità perché si incrementi la sicurezza nei pressi delle moschee.
Il furgone usato per l'attacco 
Il racconto di una testimone italiana. Tra le prime persone ad accorrere sul luogo dell'attacco c'era Elena, una ragazza italiana che vive a pochi metri dalla moschea. A Repubblica racconta che si trovava davanti alla sua abitazione quando ha sentito un botto e urla angoscianti e ha subito chiamato i soccorsi. È stata lei ad aggiornare al telefono i medici sulle condizioni delle persone investite. Riferisce di almeno cinque persone coinvolte: "Tre erano a terra, una aveva sangue sul volto e si lamentava: era rimasta sotto al furgone e le persone presenti l'avevano tirata fuori. C'era un altro ferito che non si muoveva: un'infermiera uscita dalla moschea ha provato a rianimarla aspettando l'ambulanza che però è arrivata solo dopo venti minuti". Nel frattempo era già accorsa la polizia. La persona a bordo del van è stata bloccata dalla folla che si è scagliata contro il sospettato e il suo volto appariva tumefatto quando gli agenti l'hanno portato via. Anche Elena ha raccontato che altre due persone sarebbero state viste fuggire dal furgoncino. La polizia, però, ha dichiarato che al momento non risultano altri complici. Le indagini, comunque, continuano. Alcune zone del quartiere sono state isolate per effettuare controlli.
Il presunto attentatore fermato dalla polizia 
Linciaggio evitato - "Grazie all'imam Mohammed Mahmoud il cui coraggio ha aiutato a calmare la situazione dopo l'incidente e a impedire ulteriori danni e perdite di vite", scrive la Muslim Welfare House, dopo che l'imam della moschea di Finsbury Park ha protetto dal linciaggio della folla il conducente del furgone.

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La rabbia - "Chiunque ha fatto questo, lo ha fatto per colpire delle persone e questo é terrorismo", ha dichiarato Mohammed Kozbar, leader della moschea di Finsbury Park. "È un attacco terroristico, come lo abbiamo chiamato a Manchester, a Westminster e a London Bridge", ha aggiunto Kozbar.  

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Le reazioni. Il leader dell'opposizione laburista britannica si è detto "totalmente scioccato" dell'episodio. Jeremy Corbyn, la cui circoscrizione elettorale è proprio quella di Islington North, il quartiere di Londra settentrionale dove è avvenuto l'attentato, si è recato sul posto in visita alla gente del quartiere: "Si cerca di spargere il terrore per le strade, l'unica risposta è che le comunità siano più forti e stiano unite". Dopo le dichiarazioni è entrato nella moschea in compagnia del deputato David Lammy. Al suo passaggio, qualcuno gli ha gridato: "Ti amo. I musulmani ti amano".
Immediate le reazione di politici e capi religiosi, che hanno fermamente condannato l'attentato
Anche la figlia del presidente americano ha espresso il suo cordoglio. Ivanka Trump ha twittato "affetto e preghiere" per le vittime di Finsbury Park. E ha aggiunto: "Dobbiamo rimanere uniti contro l'odio e gli estremismi di qualsiasi natura"
A celebrare l'attacco di Finsbury Park, i suprematisti bianchi. Lo riporta Site, l'organizzazione americana specializzata nel monitoraggio delle attività terroristiche nel mondo. In un comunicato affermano: "C'è speranza per i britannici"
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