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Giro d'Italia, Gaviria fa tris allo sprint: Dumoulin resta in rosa

Il guizzo vincente di Gaviria (ansa)
Dopo Cagliari e Messina, il colombiano piazza una nuova volata vincente a Reggio Emilia. Non cambia nulla nella generale
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REGGIO EMILIA - Quello che piace di Fernando Gaviria è la decisione. Intanto quella nelle volate: a Reggio Emilia vince con classe e prepotenza, doti tipiche dei grandi velocisti, e fa tris dopo i successi –per alcuni aspetti analoghi- di Cagliari e Messina. Poi c’è una questione di personalità: la terza settimana del Giro per gli uomini veloci sarà una tortura, ma lui ripete con determinazione di voler conservare la maglia ciclamino fino a Milano. Il colombiano poco ci manca che vinca per distacco, precedendo l’italiano Jakub Mareczko e l’irlandese Sam Bennett. Proprio quest’ultimo è la ‘causa’ della nuova sconfitta di André Greipel: il tedescone resta nel momento topico con un compagno di squadra, lo abbandona per prendere la ruota di Sam Bennett senza peraltro riuscire a tenerla (alla fine sarà ottavo). Consueto ritornello sulla astinenza da vittoria degli italiani: sempre la stesa musica, basta cambiare numero, oggi tocca al 12. "In questo momento Gaviria è il più forte e non sono riuscito a batterlo -spiega l'azzurro-. Aspettavo queste due tappe, domani forse è più facile di quella di oggi, ci riproverò".

Impossibile, nonostante un paio di GPM nella prima metà del percorso, sottrarsi alla volata. Conseguenza è l'ovvia stagnazione della classifica generale: tranquilla difesa della rosa di Dumoulin. Va una fuga dal destino scritto. Avanti Sergej Firsanov sulle strade dove ha colto l’ultimo successo significativo di una lunga carriera (il russo ha 35 anni): alla Coppi&Bartali dello scorso anno. Con lui due italiani: Mirco Maestri e Marco Marcato. La presenza del primo – e ultimo a mollare- ci sta tutta: non ha mai vinto da prof ed al tempo stesso rivaluta la presenza della Bardiani che, non va dimenticato con il passare dei giorni, è stata scossa dagli unici due casi di positività. Il secondo, capace di conquistare persino il dorsale rosso al Tour con le sue azioni, poteva forse concentrare i suoi sforzi su attacchi meno improbi, ma spiega. ‘’Nella prima settimana non sono stato bene, ora tendo sempre a dare tutto’’. I tre fanno da soli buona parte della giornata, compresi i 33 km, una primizia per il Giro, sull'autostrada A1.

In attesa del ricongiungimento del gruppo, il traguardo di Reggio Emilia lascia spazio ad un corposo amarcord: cinque epiloghi, a iniziare dal primo nel 1927. Vittoria di Alfredo Binda in uno dei giri più dominati di sempre, 12 successi del mito su 15 tappe e rosa non mollata per un istante. E ancora, nel 1966 Dino Zandegù, che prima di comporre canzoni per i posteri (quella su Contador è un cult, quella sulle volate di Viviani ha avuto un perché, ora c’è grande ‘attesa’ per l’ode a Nibali) sparava volate come una locomotiva. Ultima volta nella città del tricolore nel 2001, e successe quello che stavolta non poteva succedere: Pietro Caucchioli vinse dopo una fuga interminabile, 183 km.
 
La Bora di Sam Bennett è la squadra che tiene sempre sotto controllo la fuga, ed è anche quella che organizza il treno più numeroso. In quanto a qualità però, la Quick Step Floor di Gaviria è un’altra cosa. In particolare Richeze è perfetto nel lasciare Gaviria al punto ed al momento giusto: e il 22enne colombiano di questi tempi non vanifica il lavoro dei compagni. "Ero un po' preoccupato quando il mio compagno Richeze ha forato, è un uomo importante per le volate - analizza il vincitore -. Mancava poco all'arrivo e andavamo molto veloce. Ma è riuscito a rientrare ed è andata bene. Non sono però il velocista più forte del Giro, quello è Greipel, lui ha molte più vittorie di me. Credo comunque di essere il velocista più in forma e con le gambe migliori, grazie alla mia preparazione".

ORDINE D'ARRIVO
1. Fernando Gaviria          (Col-Quick Step)     in 5h18'55"
2. Jakub Mareczko            (ITA-Wil)                   s.t.
3. Sam Bennet                (Irl-Boh)                   s.t.
4. Phil Bauhaus              (Ger)                       s.t.
5. Maximiliano Richeze       (Arg)                       s.t.
6. Ryan Gibbons              (Saf)                       s.t.
7. Sacha Modolo              (Ita)                       s.t.
8. Andrè Greipel             (Ger)                       s.t.
9. Jasper Stuyven            (Bel)                       s.t.
10. Roberto Ferrari           (Ita)                       s.t.
CLASSIFICA GENERALE
 1. Tom Dumoulin           (Ned-Sunweb)       in 52h41'08"
2. Nairo Quintana         (Col-Movistar)      a     2'23"
3. Bauke Mollema          (Ned-Trek)          a     2'38"
4. Thibaut Pinot          (Fra)               a     2'40"
5. Vincenzo Nibali        (Ita)               a     2'47"
6. Andrey Amador          (Crc)               a     3'05"
7. Bob Jungels            (Lux)               a     3'56"
8. Domenico Pozzovivo     (Ita)               a     3'59"
9. Tanel Kangert          (Est)               a      s.t.
10. Ilnur Zakarin          (Rus)               a     4'17"
12. Steven Kruijswijk      (Ned)               a     6'07"
13. Davide Formolo         (Ita)               a     6'19"
15. Geraint Thomas         (Gbr)               a     6'46"
16. Adam Yates             (Gbr)               a     6'58"
34. Tejay Van Garderen     (Usa)               a    27'25"





 
 
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