Milano

Omicidio Calabresi, a Milano il ricordo a 45 anni dalla morte del commissario

(ediroma)
Cerimonia in questura per commemorare tutte le vittime della polizia di stato. Sindaco Sala e governatore Maroni: "Un dovere ricordare chi si è sacrificato"
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Sono trascorsi 45 anni da quel 17 maggio 1972 quando il commissario Luigi Calabresi fu assassinato sotto casa sua da un commando di Lotta Continua. Oggi, nel cortile della questura di Milano in via Fatebenefratelli, quel tragico omicidio è stato ricordato con una cerimonia ufficiale, per ricordare - oltre al commissario Calabresi - anche tutti i caduti della polizia di Stato e i quattro morti provocati dalla bomba a mano che, esattamente un anno dopo la morte di Calabresi, fu lanciata davanti alla Questura dall'anarchico Gianfranco Bertoli.
 

Alla cerimonia di oggi erano presenti, tra gli altri, la vedova Gemma Capra e il figlio del commissario e direttore di Repubblica Mario Calabresi, il questore Marcello Cardona, il prefetto Luciana Lamorgese, il sindaco Beppe Sala e il governatore Roberto Maroni, oltre a una delegazone dell'Anpi.

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"E' giusto ricordare e la forza di Milano si vede, anche, da queste cose: l'omicidio Calabresi è stata una pagina tragica ma anche di crescita di Milano, perchè ha saputo reagire", ha ricordato il sindaco Sala. E - ha aggiunto Maroni - "ricordare le persone che si sono sacrificate per il bene comune è un dovere, oltre che un gesto di rispetto per la loro memoria".