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Firenze, giovani ricercatori dal Meyer all'estero

Foto di gruppo dei ricercatori in partenza
  
In 24 partono per i migliori ospedali pediatrici del mondo dove accresceranno le loro competenze sanitarie. Il progetto è finanziato dalla fondazione
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Londra, Toronto, Philadelphia, Amsterdam, Barcellona, New York: partono per il mondo i 24 giovani innovatori che grazie a un progetto della fondazione Meyer trascorreranno un periodo di formazione nei più importanti ospedali pediatrici dell'Europa e del mondo. Si tratta, fanno sapere dall'ospedale, di giovani under 40 (molti addirittura under 30), attualmente al lavoro al pediatrico fiorentino nelle specialità più diverse: dalla neurologia alla psicologia, dalla radiologia alla dietetica, dall’allergologia, all’immunologia, dalla genetica all’oculistica. Alcuni di loro sono dottorandi, altri tirocinanti, altri contrattisti o ricercatori: rappresentano una vasta gamma di ruoli e professioni sanitarie. Elena, ad esempio, andrà a Londra per approfondire la nutrizione dei bambini con insufficienza intestinale. Giacomo e Sara sono in partenza per Philadelphia per studiare alcune patologie della retina oggi senza cura. Alessandra andrà in Canada per “importare” un nuovo approccio per migliorare le indagini ecografiche ai bambini.

"In un momento in cui la fuga di cervelli dall’Italia appare inarrestabile - dicono sempre dal pediatrico - il  Meyer decide di investire su questi giovani talenti e sul loro ritorno, per tradurre in pratica quotidiana al servizio dei piccoli pazienti il bagaglio di competenze che acquisiranno all’estero. L’obiettivo è quello di ampliare le prospettive di cura e importare modelli e tecnologie in uso negli altri ospedali pediatrici del mondo, creando partnership e mutuando le buone pratiche e le innovazioni cliniche, scientifiche e assistenziali osservate all’estero".

I progetti selezionati sono 21, per un totale di 24 giovani, che trascorreranno all’estero una media di 106 giorni. I giovani professionisti sanitari partiti dal Meyer si concentreranno sui loro progetti, approfondendo temi di interesse pediatrico come le cellule staminali, la stampa 3D , la medicina personalizzata, le allergie alimentari, l’epilessia, i disturbi del comportamento alimentare, l’assistenza psicologica o le tecniche radiodiagnostiche all’avanguardia. "Il bando Giovani Innovatori è completamente sostenuto dalla Fondazione Meyer, che ha investito oltre 200 mila euro nel sostegno ai 21 progetti  – spiega Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione –  Si tratta di ‘un investimento sui saperi’ e sul futuro dell’ospedale, al quale contribuisce, tra l’altro, ogni singola donazione delle oltre 150mila persone che ogni anno decidono di destinare il loro 5 per mille alla Fondazione”.