Bologna

Vaccini obbligatori, scontro Pd-M5s sulla protesta dei genitori ribelli

(ansa)
Il segretario regionale dem Calvano: "Giocano sulla pelle dei bambini"
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BOLOGNA - Il Movimento 5 Stelle porta in Consiglio comunale la voce del comitato "Vaccipiano", che ha riunito domenica a Bologna i genitori contrari alla legge regionale sull’obbligo delle vaccinazioni per le iscrizioni ai nidi. La consigliera Elena Foresti (M5s) ha partecipato alla riunione al Centro Costa, dove dice di aver ascoltato "varie perplessità, per lo più ragionevoli" e annuncia la richiesta di un’udienza conoscitiva a Palazzo d’Accursio con i genitori "ribelli", l’Ausl e l’Istituzione Scuola. "Vivere il vaccino come un obbligo senza potersi confrontare con chi ha idee anche diverse credo amplifichi solo ansie e preoccupazioni - ha detto Foresti - riteniamo sia indispensabile che vengano date chiare e trasparenti informazioni per una scelta consapevole e serena". Foresti specifica di non essere "contro i vaccini" e di avere "figli vaccinati", ma chiede all’Ausl di fornire una "dichiarazione scritta sulla sicurezza dei richiami, anche fatti a poca distanza l’uno dall’altro", per i bimbi che ora devono "mettersi in pari" con le vaccinazioni.

A dire la verità alla riunione del Centro Costa i genitori presenti sembravano tutt’altro che disinformati sulla vaccinazioni. Le informazioni richieste erano su come potersi dissociare dall’obbligo imposto. In quella sede è stata firmata una petizione per chiedere a Merola di prendere le distanze dalla legge regionale e il documento si intitola: "Il nido è un diritto, il vaccino non è un obbligo". Mentre la strada "maestra" per disinnescare la legge regionale restano i ricorsi al Tar, con il primo pronunciamento atteso per il 4 aprile. Insomma, se i genitoti "ribelli" non vogliono essere definiti contrari ai vaccini tout court, di certo sono contrari alla legge che ne istituisce l’obbligo per iscriversi al nido.

M5s in Consiglio comunale a Parma contro i vaccini

Nel frattempo gli attivisti di "Vaccipiano" non si fermano e hanno messo in cantiere per il 25 aprile una iniziativa regionale per la "liberazione dall’obbligo vaccinale". A Bologna è in programma "un’azione per farsi sentire" nell’ambito della manifestazione "Pratello R’Esiste" in via del Pratello. "Hanno fatto richiesta per mettere un banchetto con il loro materiale informativo e credo che non ci sarà nulla in contrario - spiega Rita del comitato organizzatore della festa di strada per celebrare la Liberazione - noi diamo spazio a chi si muove sul fronte sociale, facciamo un discorso sulla resistenza tra ieri e oggi. Io ho partecipato alla riunione di domenica e conosco molti dei genitori presenti che tra l’altro sono proprio di questa zona".

Il presidente del Porto-Saragozza, Lorenzo Cipriani, ha ricevuto anche critiche per la presenza di "Vaccipiano" in un centro sociale del quartiere ma lui specifica: "Non è stato dato nessun patrocinio all’iniziativa, i centri sociali hanno la loro autonomia".

Le reazioni. ""I 5 stelle preferiscono usare la paura per racimolare qualche consenso in più a scapito del benessere di tutti", scrive via Facebook il segretario regionale Paolo Calvano. "Tra Pd e M5S, a partire dall'Emilia-Romagna -  sostiene Calvano- si gioca una partita vera sul tema dei vaccini. Noi quella partita non la vogliamo giocare sulla pelle dei bambini. Senza se e senza ma abbiamo scelto di stare dalla parte della scienza, dalla parte della tutela della salute pubblica, dalla parte di una comunità sicura".

 
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