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Formazione, via libera al bando da 136 milioni: riammessi 25 enti, escluso l'Aram di Genovese

Pubblicata la graduatoria definitiva che sblocca i corsi. Fuori alcuni enti storici, entrano sigle inizialmente non finanziate

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Via libera da parte del dirigente generale Gianni Silvia e dell'assessore Bruno Marziano alla graduatoria dell'Avviso 8 che sblocca 136 milioni di euro per far ripartire i corsi di formazione professionale. Dopo le polemiche  all'indomani del primo varo della graduatoria, e gli annessi ricorsi e controlli, tornano nella lista degli enti finanziati 25 sigle, tra queste Isors, Centro studi Pirandello St-Formazione, Esfo, Metropolis, Cesam, Cesifop, Euro, Evergreen Consulting, Isvire, Iripa, Orsa, Infowork, Abacos, Consorzio Quarck e Isstref.  Revocato l'accedritamento all'Aram, l'ente messinese della galassia del deputato Francantonio Genovese condannato ieri a 11 anni per uso improprio dei fondi della formazione negli anni passati.

Ecco gli enti che ricevono i maggiori finanziamenti. Aegee-Palermo (1,3 milioni), Anapia Palermo (2,3 milioni), Anspi Jasna Gora di Capri Leone (1,3 milioni), Aproca di Palermo (1,2 milioni), Archè impresa sociale di Catania (1,1 milioni), Arti e mestieri onlus di Nicosia (3,2 milioni), Associazione Aestus di Palermo (1,4 milioni), Associazione Centro studi agorà di Palermo (1,5 milioni), Associazione Eris di Catania (4,5 milioni), Eurofom di Aragona (1,5 milioni), Associazione Ted di Monreale (1,5 milioni), Asterisco di Palermo (1,5 milioni), Centro studi aziendali del Mediterraneo di Palermo (1,1 milioni), Enfaga di PAlermo (1,7 milioni), Cesifop di Palermo (6,3 milioni), Centro studi Aurora di Santa Flavia (1,4 milioni), Cerf di Palermo (14 milioni), Ciofaram Acireale (1,6 milioni), Coo Tur di Capo d'Orlando (1 milioni), Demos di Palermo (1 milioni), Esfo di Sant'Agata di Militello (2,8 milioni), Ecap Messina (2,5 milioni),  E-Laborando di Catania (3,3 milioni), Enaip di Palermo e Catania (6,4 milioni), Euro Palermo (1,5 milioni), Euro soluzioni di Catania (1,6 milioni), Euroform Acireale (2,4 milioni), Evergreen Palermo (1,4 milioni), Euroconsult Catania (1,1 milioni), Idea Palermo (3,6 milioni), Infaop Palermo (2,2 milioni), Interefop Palermo (1,4 milioni), Iripa Sicilia (2,4 milioni), Istituto studi e ricerche economico e sociali (7,3 milioni), Istituto Ferdinando Santi (1,4 milioni), L.s finance di Catania (2,6 milioni), Arca di Noé di Agrigento (1,1 milioni), Logos di Comiso (6 milioni di euro), Macom di Corleone (1,6 milioni), Strec di Catania (4,6 milioni).  

Tra gli enti non finanziati, l'Aram di Messina, Ecap, Anfe e diversi corsi Engafa e Cnos, tutte sugle storiche. Il Cnos ha annunciato 134 licenziamenti, l'Anfe che ha 700 dipendenti è nella bufera anche per l'arresto dell'ex presidente Paolo Genco, e a rischio sono centinaia di posti di lavoro: questo personale dovrebbe essere riassunti dagli enti che hanno invece ottenuto i finanziamenti, ma non c'è alcun obbligo di legge, solo un indiritto dell'amministrazione.


L’ente che riceve in assoluto la maggiore fetta di finanziamenti è il Cerf, con 14 milioni di euro. Questa sigla non dice molto, ma si tratta di un consorzio di enti e società che ha rilevato il colosso Cefop, che negli anni d’oro riceveva anche 30 milioni di finanziamenti per quasi mille dipendenti. Il Cerf ha rilevato per pochi euro il Cefop, ente ormai decotto, grazie a una cordata composta dalla società romana Mediatica di Stefano Grilli, vicino all’ala bersaniana dei dem, e dall’Isas in passato dei gesuiti e oggi di Antonio Dalberti. E, ancora, nel
Cerf c’è un pezzo della Lega delle cooperative attraverso la società Speha Fresia di Ragusa. A dirigere il Cerf è Stefano Canzoneri, ex responsabile amministrativo del Cefop e volto noto nel mondo della formazione. Della cordata iniziale Cerf faceva parte anche l’Anfe di Paolo Genco: «Ma noi ne siamo usciti perché non abbiamo condiviso certe scelte e abbiamo venduto le quote a Canzoneri», ha detto Genco. Un altro ente che ottiene finanziamenti elevati, pari a oltre sei milioni di euro, è il Cesifop diretto da Antonella Russo, assieme al padre da tempo nel mondo della formazione ed ex responsabile provinciale dell’Udc. Sempre nel Palermitano, a ottenere un buon numero di corsi finanziati è la Ted di Monreale, guidata da Antonio Marfia che si muove in area dem. Molti gli enti finanziati nel Catanese, come l’Eris che ha avuto finanziamenti a corsi per 4,5 milioni: l’ente è guidato da Antonio Oliveri, anche lui un volto noto della formazione professionale che dialoga a tutto campo e sembra essersi avvicinato all’area del governatore Crocetta. Altro ente che riceve finanziamenti a sei zeri è lo Strec di Catania, con 4,6 milioni di euro: si tratta di un consorzio in passato partecipato anche da “Reti”, vicina alla Cgil, ma adesso rilevato dai lavoratori che puntano a rilanciarlo. Un ente che riceve un fiume di denaro è il Logos di Comiso, con sei milioni di euro: il patron è Rosario Alescio, molto conosciuto nel Ragusano, in passato vicino all’ex presidente della Regione Giuseppe Drago e adesso imprenditore a tempo pieno. Altri enti che sorridono grazie a questo bando sono l’Istituto studi e ricerche economico-sociali con 7,3 milioni di euro, l’Enfaga dell’area Confagricoltura con 1,4 milioni, l’Enaip con 6,4 milioni guidato da Luisa Capitummino, figlia dell’ex presidente dell’Ars Angelo Capitummino. Tra gli enti finanziati anche il Coo tur di Capo d’Orlando che ha come direttore Andrea Paterniti, assessore comunale e componente della famiglia Paterniti che da anni gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti nel comprensorio con la Multiecoplast. E, ancora, ci sono tanti enti nuovi che in pochi conoscono, come l’Ansp Jasna Gora di Caprileone che ha ottenuto 1,3 milioni, l’Idea di Palermo con 3,6 milioni e l’Esfo di Sant’Agata di Militello con 2,8 milioni.