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La città attraverso gli occhi di un clochard. A Vienna la guida turistica è una senzatetto

(afp)
Storia di Barbara, da gallerista di successo a una vita sulla strada. Ora fa parte del progetto Shades Tour. E ha di nuovo una casa
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Barbara si aggiusta i capelli prima di guidare i turisti per la città invisibile. Solo lei e pochi altri conoscono i segreti della Vienna che non tutti possono vedere: quella dei senza tetto. Oggi, con i capelli ricresciuti dopo la chemioterapia e un lungo processo di guarigione dal cancro, Barbara è una delle guide del progetto Shades Tour, un mix tra iniziativa turistica e sociale per mostrare ai cittadini come vivono gli "homeless" e al contempo per aiutare i clochard a ricostruirsi una vita. Anche Barbara era una di loro.
 
Di lei, protagonista di un reportage dell'agenzia France Presse, si sa solo il nome: nel 2008 aveva aperto una galleria d'arte nella capitale austriaca ma la sua vita è finita in una terribile spirale. Le è stato diagnosticato un cancro nel 2014, ha speso molti soldi fra cure e debiti di lavoro, ha perso la sua casa e si è ritrovata a vivere in strada. Quarantenne, ha imparato così a conoscere i "segreti" dell'assistenza sociale, dove dormire, in quale mensa andare, come sopravvivere. Ora grazie a Shades Tour fa la guida turistica in una Vienna classificata come una delle città "più vivibili d'Europa", ma che come tutte le metropoli nasconde centinaia di "invisibili" costretti a vivere per strada. Nella capitale sono 4.300 le persone che ogni anno si ritrovano senza fissa dimora, almeno stando ai numeri ufficiali, verosimilmente approssimati per difetto. Dal 2015 sono nate però alcune start-up come Shades Tour (o per esempio Supertramps) che hanno l'obiettivo di rendere visibili gli invisibili, mostrando al contempo alle persone un altro lato della città.
 
Così Barbara, felice del suo nuovo ruolo, accompagna i turisti in giro fra rifugi, angoli sconosciuti, mense e parchi, rispondendo a tutte le domande dei visitatori su come si vive "per strada". E mentre si sistema la chioma si dice contenta "perché sono di nuovo lunghi e io sono in buona salute. Grazie a questo progetto spero di riprendermi il mio posto nella società".
 
Per 15 euro a persona Barbara porta i visitatori (tra cui anche molti bambini delle scuole) in un tour di un paio di ore in cui le domande si sprecano. "Qual è la parte peggiore dell'essere senza casa?" le chiedono. "La solitudine" replica lei. "Sono isolata, nessuno della mia vita precedente sa dove sono ora, non ho famiglia" spiega la donna, come riportato da giornali francesi e austriaci che hanno seguito la sua storia.
 
L'obiettivo del tour, dice Perrine Schober, ideatrice del Shades, è quello "non solo di vedere ma anche di educare. Le nostre guide hanno vissuto una esperienza unica, e solo loro possono spiegare veramente  il  complesso sistema sociale di Vienna e le sue sfide". Quello che forniscono è una sorta di "viaggio emozionale" e di condivisione delle storie.
 
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Grazie all'innovativa idea della start-up, che mira a lanciare un trend europeo, tre guide hanno lasciato la strada e oggi vivono in abitazioni private. La nuova missione è ora allargare l'iniziativa anche a turisti internazionali, attraverso traduttori. Per Barbara non c'è problema, parla tranquillamente tedesco, inglese, francese. Era un'imprenditrice, poi si è ritrovata per strada: "Il rifugio naturale per noi è la stazione. Fa caldo, è sempre aperta" dice mentre mostra l'edificio di Vienna dove il Comune fornisce 700 posti letto disponibili per il clochard. Lì si vive quando fuori gela. Il tour si snida fra altri palazzi e tanti racconti: la guida spiega che con due euro al giorno si può dormire, mangiare, fare la doccia e usare internet nel rifugio VinziPort per soli uomini.
 
Niente visite a musei, piazze o luoghi di interesse del centro storico, ma vicoli e marciapiedi, luoghi dove "noi vivevamo tutti i giorni. Dove impari a trovare il cibo, come quello fornito dalla scuola materna della porta accanto, dagli ospedali, le panetterie". I trucchi, gli escamotage, Barbara spiega tutto nel dettaglio. "Ci si è aperto un mondo - commenta una delle partecipanti al tour - adesso sapremo cosa fare ogni volta che incontreremo persone in difficoltà: potremo indirizzarle e aiutarle".