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OPERA

È morto Enzo Dara, addio al 'basso buffo' più famoso d'Italia

L'artista è morto dopo una lunga malattia nella sua Mantova, città dove era nato il 13 ottobre 1938. Il debutto sulle scene avvenne nel 1960 nel ruolo del filosofo Colline nella 'Bohème'

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È necessario possedere un viso gioviale ed espressivo, un temperamento leggero e un'ugola estesa ma malleabile, in grado di toccare tutti i punti del ridicolo, rifare con la voce gorgheggi, trilli e mettersi in gioco con impossibili scioglilingua. Solo così può andare in scena l'opera buffa, interpretata da un attore-cantante che dalla sua deve rendere al pubblico un personaggio insolitamente ridicolo e goffo. Enzo Dara possedeva tutte queste caratteristiche, tant'è che era considerato uno dei 'bassi buffi' più importanti e talentuosi d'Italia, e non solo.

Dara, 79 anni, è morto dopo una lunga malattia nella notte del 25 agosto nella sua Mantova, città dove era nato il 13 ottobre 1938. La famiglia ha comunicato che, per suo volere, i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.

Il debutto nell'opera avviene a Fano, in provincia di Pesaro, nel 1960, quando gli viene affidato il ruolo, ancora 'classico', del filosofo Colline nella Bohème di Giacomo Puccini. Sarà soltanto qualche anno dopo, nel 1967, che a Reggio Emilia, interpretando Don Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia, capirà appieno le sue capacità istrioniche di interprete 'buffo'.

Da allora sarà Mustafà ne L'italiana in Algeri, arriverà alla Scala ancora con il suo scanzonato Don Bartolo, già diventato suo cavallo di battaglia, nell'edizione de Il Barbiere di Siviglia diretta da Claudio Abbado. Con l'inizio degli anni Settanta cominciano le lunghe tournée che lo portano anche all'estero: nel 1976, alla Royal Opera House di Londra, è il cameriere 'molesto' Dandini ne La Cenerentola. Arriverà anche a esibirsi su palchi prestigiosissimi, come 'l Staatsoper di Vienna, l'Opéra National de Paris, il Liceu di Barcellona, l'Opéra di Monte Carlo e quella di Houston.

Con l'arrivo degli anni Novanta, Dara scenderà momentaneamente dal palcoscenico ma non abbandonerà il teatro: passerà semplicemente 'dall'altra parte', diventando regista. È rimasto attivo fino all'ultimo, nel 2015, quando si è preso cura della regia del Don Pasquale di Donizetti, una messa in scena tradizionale, al teatro la Fenice di Venezia.