Napoli

G7 Ischia, firmato l' accordo per scambio di dati sulle impronte digitali

L'inizio dei lavori 
L'intesa tra il responsabile del Viminale e il segretario reggente del dipartimento della sicurezza degli Stati Uniti Elaine C. Duke. Minniti: "Grazie Ischia"
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Siglata al vertice di ministri dell'interno del G7 di Ischia l'intesa tra il responsabile del Viminale Marco Minniti e il segretario reggente del dipartimento della sicurezza degli Stati Uniti Elaine C. Duke sul rafforzamento della cooperazione nella prevenzione e lotta alle forme gravi di criminalità.

La firma dà  attuazione all'accordo di Roma del maggio 2009.

L'intesa prevede lo scambio di dati sulle impronte digitali e consente di creare un meccanismo in base al quale i rispettivi punti di contatto nazionali possono accedere, tramite interrogazioni al computer, ai dati custoditi nei sistemi nazionali di identificazione delle impronte. L'obiettivo è la creazione di un network per verificare l'identità dei migranti, dei richiedenti asilo o dei rifugiati, allo scopo di individuare eventuali sospetti criminali o terroristi.

E Minniti ringrazia l'isola per l'ospitalità: "Ringrazio Ischia che ci ha accolto in questi due giorni in maniera straordinaria con la bellezza e il clima. Tutti i miei colleghi sono rimasti colpiti e tornando nei loro Paesi porteranno nel cuore questa isola così duramente colpita questa estate".
Soddisfazione per il lavoro svolto:  “Posso dire che qui, con i colleghi ministri dell’Interno, siamo pienamente soddisfatti del lavoro svolto: abbiamo affrontato le questioni in agenda con determinazione e una straordinaria capacità unitaria e con risposte di carattere operativo. Questa riunione è casualmente avvenuta poche ore dopo la caduta di Raqqa, che è stata molto importante nella storia di Islamic State: la sconfitta non vuol dire che Islamic State sia finita”.

"L’obiettivo che ci siamo dati è che i foreign fighter non tornino nei loro paesi per attività terroristiche né che si possano insediare pericolosamente nei nostri paesi- continua il ministro dell?interno italiano - Abbiamo discusso della raccolta delle informazioni e dalla loro condivisione. Abbiamo raggiunto un pieno e soddisfacente accordo”.

Minniti ha poi sottolineato l'importanza di "intervenire insieme sul malware del terrore: Islamic State si è mosso nel nuovo mondo della comunicazione come un pesce nell'acqua. Abbiamo deciso, con un accordo tra i paesi del G7 e i grandi provider del mondo, di intervenire insieme per prevenire il terrorismo. Internet è stato ed è un grande strumento di libertà".


"Il perimetro della nostra sicurezza è volatile", avverte il commissario europeo agli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos dal G7 di Ischia, perché - spiega - "il terrorismo è diventato globale e richiede una risposta globale". Ma ciòhe "preoccupa di piu' è la sua presenza su Internet, dove si sta diffondendo come un virus. Oggi piu' che mai - sottolinea Avramopoulos - Internet e' il campo di battaglia dove combattere contro il terrorismo. Internet e' lo spazio dove i nostri cittadini possono unirsi a noi per proteggere le nostre democrazie". Il commissario Ue ha ricordato la nascita, tre anni, dell'Internet Forum europeo con i giganti di Internet: "Abbiamo gia' ottenuto molto. Sono molto compiaciuto che alcune societa' stiano rimuovendo automaticamente oltre l'80% dei contenuti terroristici. Insieme alle figure chiave dell'industria di Internet presenti qui oggi - prosegue Avramopoulos - abbiamo convenuto che i nostri sforzi congiunti devono continuare". Agli operatori del web, riferisce il commissario, "abbiamo chiesto azioni concrete nell'immediato futuro, e sono fiducio che altre societa' si uniranno alla nostra partnership". Se ne riparlera' alla prossima riunione dell'Internet Forum il 6 dicembre.
Al di la' di Internet, rileva Avramopoulos, "lo scambio di informazioni rimane il pilastro essenciale della cooperazione mondiale contro il terrorismo". Il commissario ricorda i suoi "fruttuosi incontri" con Usa, Canada e Giappone per "assicurare che questo scambio prosegua e si rafforzi". Ma occorre anche "proteggere l'Europa dall'interno" perche' "non possiamo fare che si ripetano gli attacchi a Barcellona, Parigi o Berlino". Dunque, il commissario esorta gli Stati membri a "lavorare per un migliore coordinamento tra le forze di polizia e i servizi di intelligence. Non serve - conclude Avramopoulos - una proliferazione di strutture, ma migliori sinergie dentro e fuori dall'Europa".

E Gerard Collomb, ministro dell’Interno francese: “Il terrorismo resta una questione di primaria importanza per l’Occidente: l’Isis è stato sconfitto militarmente ma resta un vettore di ideologia distruttiva per paesi di tutto il mondo, contro cui combattere con una controcultura. Qui riuniti, desideriamo tutti un mondo di pace, in cui le diverse civiltà, pur portatrici di modi pensare e culture differenti, convivino nel miglior modo possibile. Contrastando il terrorismo con l’intelligence, ma soprattutto proponendo modelli virtuosi, anche attraverso Internet, che è nato per diffondere libertà e democrazia, salvo poi trasformarsi in veicolo di messaggi che fomentino odio, che sono poi scaturiti in attentati di cui tutti, qui, abbiamo subito le conseguenze. Mi congratulo con il ministro italiano per aver organizzato questo meeting"