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'The Young Pope' da record, + 45% di 'Gomorra' nella prima puntata

Le prime due puntate della serie diretta da Paolo Sorrentino sono state viste da 953 mila spettatori

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Debutto record su Sky per The Young Pope, la serie firmata dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino con Jude Law e Diane Keaton che ha esordito ieri su Sky Atlantic HD e Sky Cinema 1 HD con 953 mila spettatori medi per gli episodi 1 e 2, record assoluto per il debutto di una serie tv su Sky. Il +45% rispetto all'esordio di Gomorra - La serie e +42% rispetto a 1992. Un risultato tre volte superiore rispetto a Trono di Spade, sei volte di più rispetto ad House of Cards. Va detto che la serie tratta dal libro di Roberto Saviano al massimo della sua popolarità aveva raccolto davanti alla tv 1.316.435 spettatori unici.

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E House of Cards in Vaticano era stato soprannominato dai critici americani alla Mostra di Venezia, dove il film era stato presentato in anteprima come evento speciale. Protagonista il carismatico Papa Lenny Belardo, primo Papa americano della storia del Vaticano, affascinato dal potere ma con un trauma infantile mai superato. Nelle prime due puntate andate in onda ieri si vedono le prime ore del Pontificato di Pio XIII dall’elezione inaspettata al primo discorso alla folla di fedeli a San Pietro, con le reazioni dei cardinali (tra cui l'abile e controverso Cardinal Voiello interpretato da Silvio Orlando), gli intrighi di Palazzo, l’eccentricità di un uomo che nessuno conosce veramente, neppure Suor Mary (interpretata da Diane Keaton) che lo ha cresciuto in un istituto dopo che i suoi genitori lo hanno abbandonato. L’immagine privata del Papa di Jude Law è quella di un uomo che indossa le infradito, beve coca cola dietetica alla ciliegia, fuma una sigaretta dopo l’altra, ha un canguro come animale domestico e crede nel potere dell’immagine quanto più questa è nascosta, misteriosa e intrigante. “L’artista più famoso al mondo? Banksy. Lo scrittore? Salinger. Il gruppo di musica elettronica? I Daft Punk” dice ai suoi collaboratori quando espone la sua teoria della necessità di un Pontefice che non si mostri ai fedeli. Progressista o tradizionalista? Si capirà solo alla fine ha dichiarato Sorrentino. E chissà se intendeva al termine delle dieci puntate o alla fine della saga per la quale è già stata confermata la seconda stagione.

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Successo anche sui social network: la conversazione sulla serie firmata da Paolo Sorrentino è stata di 33.400 interazioni su Facebook e Twitter, prodotte da 20.900 utenti (fonte Nilesen Social). L'hashtag #TheYoungPope è entrato anche organicamente nella classifica dei Trending Topic di Twitter raggiungendo le prime posizioni e rimanendoci per tutta la notte. Gli account Facebook di Sky Atlantic e Sky Cinema nella sola giornata di ieri hanno generato una social audience di 730 mila.