Roma

M5s, Pizzarotti sul caso Roma: "Raggi autonoma, no ai giudizi dei parlamentari M5S"

No anche al "tagliando" per verificare che la sindaca stia rispettando il programma cinquestelle: "Deve rispondere ai cittadini"

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Un 'tagliando' a gennaio per verificare che Virginia Raggi stia governando rispettando il programma M5S? L'idea non piace affatto al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento 5 Stelle ormai da maggio scorso e che ieri ha visto con soddisfazione l'archiviazione del procedimento a suo carico per abuso d'ufficio per le nomine del teatro Regio di Parma. Pizzarotti, interpellato dall'Agi, osserva: "Ho letto le dichiarazioni rispetto ad un tagliando e le trovo di cattivo gusto. Un sindaco - sottolinea - è eletto dai cittadini e a loro risponde".

"Virginia Raggi proceda nel suo lavoro al Campidoglio in autonomia ma facendo fronte comune con i  consiglieri comunali. Di certo, "non può essere sottoposta ai giudizi dei parlamentari 5 Stelle che non hanno mai amministrato nulla", dice il sindaco di Parma. "Il mio consiglio al sindaco di Roma - spiega Pizzarotti - è di lavorare sulla base del suo intuito e della sua autonomia per scegliere chi mettere in squadra. Ma di farlo insieme ai consiglieri comunali perchè - sottolinea - se ha problemi con loro, potrebbe essere ancora più dura. Ma se così fosse, le consiglio di dirlo e di richiamare tutti alle loro responsabilità".

In una fase molto delicata e difficile per M5S, c'è chi fa notare che la sindaca, in realtà, starebbe scontando sulla sua pelle il costo delle divisioni e battaglie interne che non si placano dentro il Movimento. Nonostante Beppe Grillo in primis, irritato da fronde e correnti vari, stia lavorando per cercare di ripristinare un'armonia perduta, in vista anche dell'appuntamento tra una settimana a Palermo della manifestazione Italia 5 Stelle (dove sarà presente la Raggi mentre non ci sarà Pizzarotti).  Ma in M5S continuano a trapelare gli umori delle diverse fazioni.

Da un lato c'è già stata la smentita ufficiale di una telefonata tra Grillo e Raggi nella quale, appunto, si sarebbe parlato di questo 'tagliando' di controllo tra appena tre mesi. Facendo trapelare inoltre che la sindaca si interessa poco a tutto questo mentre continua a lavorare avendo davanti i due obiettivi più vicini: la nomina dell'assessore al bilancio, che ancora manca, e il No alle Olimpiadi che arriverà la prossima settimana perchè - sempre secondo quanto viene riferito - la linea di Raggi su questo punto non sarebbe mai cambiata.

Ma dall'altro lato, c'è chi tra i 5 Stelle non ha dubbi sul 'tagliando' di gennaio: va fatto. "Quando lo farà, sarà come quando lo fai per un auto: o lo passi o no" dice tranchant un autorevole esponente pentastellato. E tra i più 'duri' c'è chi un primo bilancio lo avrebbe già voluto fare, mettendo sul tavolo, ancora una volta, l'ipotesi di togliere il simbolo alla sindaca.
Ad oggi, però, rimane agli atti - anche sul blog - il fatto che Grillo abbia 'blindato' la Raggi per lasciarle il tempo e la libertà di far partire la macchina amministrativa con l'auspicio che la situazione si sblocchi sia a livello di Roma sia a livello nazionale. Naturalmente, come aveva detto anche in piazza a Nettuno, tutto avverrà sotto l'occhio vigile e 'controllore' di Grillo.