Palermo

Elezioni a Palermo: i 5Stelle si spaccano, scoppia il caso dei nomi scomodi

Il capogruppo all’Antimafia attacca il fondatore di Addiopizzo E i deputati dell’Ars bocciano il marito di Loredana Lupo
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Prima c’era stato un diktat romano sul metodo. Poi una strigliata sull’eccesso di dichiarazioni. Ora, nel Movimento 5 stelle che si prepara a scegliere il candidato alla guida del Comune di Palermo con una votazione online, è l’ora del tutti contro tutti: fra gli attivisti siciliani fioccano malesseri e dichiarazioni al vetriolo, contrapposizioni e documenti di censura per ora solo minacciati. Con il paradosso di un militante storico del meetup palermitano, Francesco Lupo, fra i promotori di un documento – poi mai formalizzato – contro la sorella, la deputata Loredana, e il cognato, il candidato Riccardo Ricciardi, che sarebbe stato supportato “troppo apertamente” da alcuni dei parlamentari nazionali. E, dall’altro lato, un deputato messinese, il capogruppo pentastellato all’Antimafia Francesco D’Uva, a sparare contro il più visibile dei nomi in campo, il fondatore di Addiopizzo Ugo Forello.

È appunto, la guerriglia. Perché, alla vigilia della votazione (ieri pomeriggio ai candidati è arrivata l’e-mail che li invita a inviare entro sabato il video-curriculum per essere scelti), fra i grillini c’è una spaccatura verticale: da un lato un gruppo di parlamentari regionali, capeggiato da Giampiero Trizzino e Claudia La Rocca, che spinge per la candidatura di Forello e che, a luglio, pensava di poterlo scegliere senza passare dal web, dall’altro un drappello di deputati nazionali, fra i quali l’ex candidato sindaco Riccardo Nuti e le deputate Chiara Di Benedetto e Loredana Lupo, che sostiene appunto il marito della Lupo, Ricciardi. I due fronti, poi, contano su sostegni “esterni” più o meno espliciti: Forello, anche se in maniera molto sfumata, gode della simpatia del leader regionale in pectore Giancarlo Cancelleri e dell’eurodeputato Ignazio Corrao, mentre dalla parte opposta della barricata si è schierato D’Uva, che parla apertamente di “perplessità” sulla candidatura del fondatore di Addiopizzo. «Ribadisco solo quanto già affermato al termine di una seduta dell’Antimafia del giugno 2014 – dice – In quell’occasione segnalai il potenziale conflitto di interessi dei legali di Addiopizzo, che da un lato siedono nell’organismo che dà il via libera ai fondi per le vittime dell’usura e dall’altro difendono le stesse vittime. Non mi fece impazzire la risposta del leader del movimento, Daniele Marannano. E non mi fa impazzire oggi la candidatura di Forello, senza entrare nelle dinamiche palermitane. Io non pongo il tema solo per Forello: bisogna premiare chi ha fatto un lungo percorso e non il nome altisonante».

Di grillini dell’ultimora, d’altro canto, fra i 122 candidati ce ne sono diversi. C’è l’esponente del movimento Lgbt Daniela Tomasino, il direttore di Mediagol William Anselmo, il leader del Consap Igor Gelarda. Proprio su quest’ultimo si addensano altri malumori: il segretario generale del sindacato di polizia, un paio di anni fa, evocò il rischio tubercolosi collegandolo all’arrivo dei migranti, suscitando polemiche che la parte più di sinistra del movimento non ha ancora digerito. Ieri, fra i militanti, circolava la voce di un documento contro la sua candidatura, che però non è ancora stato formalizzato.

Come non è stato formalizzato quello contro Ricciardi. Un documento che si muove, essenzialmente, su un punto molto semplice: candidare il marito di una parlamentare esporrebbe il movimento a troppe critiche in una fase resa ancora più delicata dalle polemiche sulla giunta romana di Virginia Raggi. Tanto più che qualcosa di simile è già successo: tre anni fa Azzurra Cancelleri, sorella di Giancarlo, è scesa in campo per le Politiche, ottenendo un seggio alla Camera nonostante i dubbi su una “Parentopoli a 5 stelle”. Un ricordo troppo vivido, per i grillini siciliani: «Candidare Ricciardi – osser- va a patto di non essere citato un esponente molto ascoltato del movimento – sarebbe come consegnarsi ai giornalisti dicendo “Sparateci”». Tanto che, sul fronte dei “forelliani”, ieri qualcuno invitava a dare una sbirciata sul profilo Facebook di Loredana Lupo, accusata di condividere troppo spesso i post programmatici del marito.

Certo è che il tempo per trovare la quadra stringe. L’obiettivo dichiarato è completare le due fasi della selezione del candidato entro il 24 settembre: dalla prima votazione, che a questo punto partirà verosimilmente la settimana prossima e durerà due o tre giorni, uscirà la rosa dei candidati al consiglio comunale, fra i quali sarà scelto con un secondo turno il candidato sindaco. Che sarà presentato da Beppe Grillo e Davide Casaleggio alla festa nazionale “Italia a 5 stelle”, in programma a Palermo appunto il 24 e il 25: la kermesse grillina, per la quale la raccolta fondi ha registrato un’impennata raggiungendo quota 383 mila euro dai 225 mila di due settimane fa, servirà appunto a lanciare la volata pentastellata verso Palazzo delle Aquile. Veleni permettendo.