Politica

L'ultimo saluto al presidente Ciampi: applausi e commozione ai funerali in forma privata

A Roma i funerali in forma privata del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi  (agf)
Monsignor Paglia: "Lo animava un doppio patriottismo, la sua amicizia un grande dono". Il ricordo di Benigni, presente alle esequie: "Per me è stato un padre, quanto bene c'ho voluto". Anche Mattarella alla cerimonia. Rito funebre nel giorno del settantesimo anniversario del loro matrimonio, l'ultima carezza della moglie Franca. Il saluto dei cittadini: tricolore alle finestre
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ROMA - Applausi e tanta commozione per l'ultimo saluto al presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, morto a Roma venerdì scorso all'età di 95 anni. Alla cerimonia funebre, presenti - fra l'altro - il capo dello Stato Sergio Mattarella e l'ex inquilino del Quirinale Giorgio Napolitano, il presidente della Bce Mario Draghi, i presidenti di Camera e Senato e l'ex premier Romano Prodi, l'attore Roberto Benigni.

I funerali si sono svolti in mattinata in forma privata nella parrocchia di San Saturnino, nel quartiere Trieste di Roma dove l'ex capo dello Stato risiedeva con la moglie Franca Pilla. La presidenza del Consiglio ha proclamato lutto nazionale per la giornata di oggi, con le bandiere, italiane ed europee sugli edifici pubblici, a mezz'asta.   La cerimonia funebre. A celebrare i funerali è monsignor Vincenzo Paglia, che da diversi anni conosceva Ciampi e gli è stato vicino negli ultimi momenti della sua vita. "L'ultimo ricordo è quando gli ho portato la benedizione di papa Francesco. Con un filo di voce mi ha detto di ringraziarlo. Poi, ha cercato di farsi il segno della Croce e mi ha accarezzato. Siamo rimasti a guardarci nel dono della compagnia". Così monsignor Paglia ha ricordato gli ultimi istanti trascorsi con il presidente emerito. In segno di omaggio, svariate bandiere tricolore sono state appese alle finestre del palazzo di fronte la parrocchia di San Saturnino. L'arrivo del feretro è stato accolto dagli applausi dei cittadini in attesa davanti alla chiesa. 

Addio a Ciampi, l'arrivo delle autorità nel giorno del funerale


L'omelia. "L'intera Italia è in lutto per la perdita dell'amato presidente: il presidente di tutti. Per me, è stato un grande dono la sua amicizia. Oggi Carlo ci lascia ripetendoci la preoccupazione per l'educazione dei giovani ai quali ha dedicato tanti messaggi di fine anno". Queste le paole pronunciate dal vescovo durante l'omelia funebre del presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi del quale ha ricordato il carattere severo ed esigente soprattutto con se stesso. "Riconosceva i limiti e anche le potenzialità dell'Italia" - ha aggiunto -. "Un doppio patriottismo lo animava: da presidente portò l'Italia nel nuovo millennio. Ha voluto irrobustire la difficile unità degli italiani intorno al tricolore e mettere al sicuro questa unità nell'Europa, anche se, di recente, non nascondeva la sua preoccupazione".

Poi Paglia ricorda uno scambio avvenuto tra il presidente e Papa Wojtyla anni fa: "San Giovanni Paolo II è qui con gli angeli per accompagnare l'amico Carlo... egli disse al Papa che erano coetanei e gli chiese l'impegno di attenderlo e accompagnarlo nel caso l'avesse preceduto nel Regno eterno. Il Papa - ha proseguito dal pulpito - gli assicurò che così sarebbe stato. Oggi quella promessa si compie".

Le istituzioni ai funerali. Oltre ai parenti, diverse le autorità presenti: il capo dello Stato, Sergio Mattarella, i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, il presidente emerito Giorgio Napolitano, e la sindaca di Roma, Virgina Raggi. Fra gli altri, gli ex premier Mario Monti, Romano Prodi e Lamberto Dini e anche molti esponenti del mondo economico: il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il presidente della Bce Mario Draghi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. E poi il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, Walter Veltroni, Fausto Bertinotti, Romano Prodi, Pier Ferdinando Casini, Mario Monti, Gianni Letta, Letizia Moratti. Assente, invece, il premier Matteo Renzi, impegnato a New York dove parteciperà all'assemblea generale dell'Onu.  Il ricordo di politici, artisti e religiosi. Al termine della cerimonia funebre, Prodi ha definito il presidente emerito come "un convinto europeista, una persona incredibile". "Come si faceva a non avere effetto per lui?" - ha continuato -. "Si imponeva sotto voce ma con la convinzione della cose che conosceva e in cui credeva. Dialogava e sentiva tutti. Gli abbiamo voluto bene", ha concluso.

Alle esequie c'erano Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi: Ciampi  - ha detto l'attore - "per me è stato un padre. Lo chiamavo per chiedere consiglio come si farebbe con un padre. Quanto bene c'ho voluto... Un uomo con un'onestà e un'integrità morale incredibili. Se mi dicessero chi vuoi imitare nella vita? ecco, io risponderei Ciampi. E' stato un miracolo con la sua famiglia, da semplice impiegato è diventato governatore e poi presidente. Che bel viaggio...".

"È stato un vero testimone del servizio al Paese e dei valori concreti su cui si gioca l'umanità". Queste le parole usate dal cardinale Camillo Ruini per ricordare l'amico Ciampi, conosciuto ancor prima che diventasse capo dello Stato. 
Tanti alla camera ardente. Dalle più alte cariche dello Stato agli esponenti del mondo delle istituzioni e della politica fino ai comuni cittadini: quasi l'intero Paese ha voluto rendere omaggio a Carlo Azeglio Ciampi nella camera ardente allestita nella sala Nassirya del Senato. Sabato e domenica, tanti, in una lunga fila silenziosa davanti Palazzo Madama hanno rivolto l'ultimo saluto al presidente emerito, sostando, per pochi minuti, davanti al feretro su cui era deposta un'unica rosa rossa. Tra i primi ad arrivare, il presidente della Repubblica accolto dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Hanno fatto visita alla camera ardente anche il successore di Ciampi al Quirinale, Giorgio Napolitano, il premier, la presidente della Camera, il presidente della Regione Lazioe la sindaca di Roma

La moglie Franca accarezza la bara. Preceduto dai corazzieri, il feretro di Ciampi è uscito tra gli applausi dei cittadini dalla chiesa. La vedova Franca Ciampi, mentre monsignor Vincenzo Paglia dava l'ultima benedizione alla bara in mogano, ha accarezzato il feretro, sul quale è stato deposto un grande cuscino di rose bianche, e si è raccolta in preghiera. La moglie dell'ex capo dello Stato si è anche avvicinata alla folla, ha stretto mani e ringraziato, scambiando qualche battuta con chi le diceva: "E' stato un grande presidente". A testimoniare l'affetto delle persone comuni anche un cartello, esposto davanti alla chiesa, con la scritta: "Ciampi, sei stato l'onore della patria e della famiglia". Molti cittadini hanno voluto omaggiare l'ex capo dello Stato, apponendo la propria firma nel registro delle condoglianze in prefettura che resterà disponibile fino alle ore 20. Mattarella ha abbracciato commosso la signora Franca e i suoi figli Claudio e Gabriella.

I funerali lo stesso giorno dell'anniversario di nozze, 70 anni fa. "Proprio oggi, 19 settembre, nel 1946, la signora Franca e Carlo si erano sposati a Bologna - ha affermato monsignor Paglia, ricordando la coincidenza tra le due date. "Questo settantesimo anniversario - ha continuato - cade come una goccia di tenerezza che un po' smorza la crudezza della morte e del distacco". Definendolo un uomo "senza falsità" - il monsignore ha sottolineato la forte fede cattolica dell'ex presidente anche nei momenti difficili: "Si era preparato a lungo a questo suo incontro con dio, era malato da oltre 10 anni".

L'addio della città natale. Dopo le esequie, la salma del presidente Ciampi arriva nel pomeriggio nella sua città d'origine, Livorno. Viene seppellita, in forma strettamente privata, nel cimitero della misericordia della città toscana. Il carro funebre, accompagnato dalle auto dei familiari e dalla scorta, con un lungo percorso, attraversa la città, toccando il lungomare e il Comune. 
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