Cronaca

Ultim'ora

Terremoto di magnitudo 5,8 in Grecia, scossa avvertita anche in Puglia: è la seconda volta in una settimana

Live
Soccorritori in azione ad Amatrice (fotogramma)

Terremoto 6.0 devasta il centro Italia. Centinaia fra morti e feriti. Si scava fra le macerie. Amatrice, Accumoli e Arquata i centri più colpiti

Più di 300 scosse, la prima e più violenta alle 3.36. Interi paesi rasi al suolo. Il dramma dell'hotel Roma: c'erano almeno 70 ospiti. Una bambina di dieci anni estratta viva a 17 ore dalla prima scossa

4 minuti di lettura
ROMA - L'Italia piange ancora una volta, scossa e dilaniata da un altro terribile terremoto che ha colpito il cuore del Paese. Nella notte un forte sisma di magnitudo 6,0 ha devastato l'area fra

Terremoto, tre paesi scomparsi: Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto. Le immagini aeree

La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino ha buttato giù dal letto migliaia di persone, sentita molto forte da Rimini fino a Napoli.  La gravità della situazione è confermata anche dal responsabile della Croce Rossa locale: c'è un ponte pericolante - ha raccontato - quello di Tre occhi, che ha costretto a entrare nel paese solo a piedi rallentando così i soccorsi e lasciando senza assistenza i comuni colpiti per diverse ore. Nell'area ci sono stati altri movimenti sismici successivi, circa 300 scosse, quelle più forti di magnitudo 5,1 alle 4.32 e 5,4 alle 4.33 con epicentro a 5 chilometri da Norcia. Un'altra fortissima scossa si è sentita alle 4.34, più lunga, di entità 5,4. L'ultima di un certo rilievo poco prima delle 14 ad Arquata di magnitudo 4,9. Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutto il centro Italia. 

Tra le tante storie di vittime, quelle di una famiglia di 4 persone di Accumoli - mamma, papà e due bambini piccoli - che per ore i soccorritori hanno tentato di salvare. Già nelle prime ore della mattinata il fotografo Emiliano Grillotti aveva descritto il lavoro frenetico di almeno 15 persone che stavano scavando a mani nude per tirarli fuori: "Si sentono le urla della mamma e di uno dei bimbi" aveva detto. Purtroppo quando sono stati raggiunti erano già tutti morti. La loro casa avrebbe retto al terremoto perché era strutturata per resistere alle scosse ma è stata travolta dal campanile, ristrutturato di recente, crollato sulla loro abitazione. A lieto fine invece il caso di una bambina di 10 anni estratta viva dai vigili del fuoco a Pescara del Tronto, dopo oltre 17 ore dal sisma. La sorellina invece non ce l'avrebbe fatta.

Un'altra di 18 mesi - che si trovava ad Arquata - è morta in ospedale ad Ascoli Piceno. I suoi genitori sono stati salvati e ricoverati. La madre della piccola era scampata al terremoto dell'Aquila e si era trasferita ad Ascoli dopo quella terribile esperienza. Da Arquata arriva almeno una buona notizia: due bimbi di 4 e 7 anni sono stati estratti vivi dalle rovine. La nonna li aveva fatti infilare insieme a lei sotto al letto. La donna è stata estratta viva dopo diverse ore, mentre non ce l'ha fatta il nonno. Ad Amatrice in un silenzio quasi assoluto sono andate avanti per ore le ricerche di un bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa che era stato sentito più volte chiedere aiuto. Ma alla fine è stato trovato morto.
Il dato provvisorio è aggiornato di ora in ora dalla Protezione Civile: in particolare, i morti nel Reatino sono 86 tra Amatrice ed Accumoli, mentre sono 46 quelli accertati delle Marche. Per il ministro della Salute Lorenzin, solo ad Amatrice le vittime sarebbero 112 vittime. Ancora imprecisato il numero dei dispersi. Al Pronto soccorso di Ascoli e di San Benedetto del Tronto sono arrivati almeno 81 feriti, di cui 7 in gravi condizioni, 153 sono ricoverati nelle strutture del Lazio, 44 all'ospedale dell'Aquila, dieci in quello di Pescara, tre a Teramo e tre a Chieti.

"La situazione è drammatica. Peggio che all'Aquila a livello di crolli stutturali. Tutte le case del centro in pietra sono crollate così come quelle vecchie. In quelle di cemento sono esplose le tamponature. Il risultato è che si vedono tre piani schiacciati che diventano uno", ha detto Paolo Crescenzi, responsabile della Protezione civile della Valle del Velino. "Credo che il numero delle vittime salirà moltissimo. Molte case si sono richiuse su se stesse e questo non permette di accedere all'interno facilmente. La fase più critica forse deve ancora arrivare quando entreremo nelle abitazioni. Troveremo solo dei cadaveri". Per  il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio "si tratta di un prezzo importante. Il bollettino è destinato a crescere". Ad Accumoli, Amatrice e Posta, nel reatino e a Pescara del Tronto, frazione di Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, si registrano i danni più gravi.Tra gli edifici crollati, la chiesa di Amatrice. Inagibile l'ospedale Grifoni con medici e infermieri che hanno allestito un punto di primo soccorso all'aperto. Crollato il campanile di Castelluccio di Norcia. Evacuato l'ospedale di Amandola, gravemente danneggiato. I vigili del fuoco parlano di danni anche a Gualdo e Mogliano nel Maceratese.

Squadre di vigili del fuoco sono arrivate da Lazio, Abruzzo, Toscana e Marche, comprese alcune unità cinofile. Il 118 Lazio è intervenuto ad Amatrice ed Accumoli, con mezzi di movimento terra per liberare le strade di accesso. Colonne mobili regionali stanno arrivando con tende, cucine da campo e tutto quello che serve da tutta Italia. Le eliambulanze hanno portato negli ospedali romani i feriti di Amatrice. Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.
Il sisma è stato sentito con particolare forza anche a Roma, dove molti palazzi hanno tremato per ben due volte e per circa 20 secondi. Facebook ha subito attivato il Safety check che consente agli utenti di segnalare che sono in sicurezza. Cresce di ora in ora il numero degli sfollati, mentre si chiede ai tanti turisti nella zona di tornare nei loro luoghi d'origine anche per non intralciare i soccorsi. Una nuova violenta scossa, di 4.9 di magnitudo, è stata avvertita intorno alle 13.50 ad Arquata: il terreno del campo sportivo dove è stato allestito il campo di primo soccorso ha letteralmente sobbalzato per qualche secondo scatenando il panico tra gli sfollati accorsi al centro di raccolta.

Su Twitter, l'appello dell'Avis provinciale di Rieti: "C'è urgente bisogno di sangue di tutti i tipi". L'invito ad andare all'ospedale San Camillo de Lellis della città è stato già accolto da centinaia di persone. Su Twitter è intervenuto anche il commissario europeo Christos Stylianides, responsabile degli aiuti umanitari e della gestione della crisi: "Ue pronta ad aiutare". Aiuto ribadito anche dal presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker, in una lettera a Renzi: "Saremo solidali in ogni modo utile". Il presidente francese Hollande: "Anche noi pronti ad aiutarvi". Il Presidente Sergio Mattarella è rientrato a Roma da Palermo per seguire da vicino la situazione. Allertato anche il Ministero dei Beni Culturali per valutare gli eventuali danni al patrimonio artistico. Il presidente Usa Barack Obama ha chiamato Mattarella per offrire aiuti e assistenza. Sui palazzi delle istituzioni le bandiere sono a mezz'asta, in segno di lutto.

Appresa alle 3.52 di questa notte la notizia del terremoto, il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili - in pellegrinaggio a Lourdes - si è imbarcato sul primo volo disponibile per l'Italia. "Alle 7 ho ricevuto una telefonata da parte di Papa Francesco", ha detto Pompili, "che ha raccontato di aver subito celebrato la messa pregando per le persone coinvolte. Mi ha invitato a non avere paura, e mi ha rivolto parole di vicinanza e di incoraggiamento che vorrei immediatamente portare alla popolazione".

Domani il consiglio dei ministri metterà a disposizione la prima somma per l'emergenza, presumibilmente 50 milioni, in attesa di fare un'analisi dei danni subìti. Ma per la ricostruzione ci sarà tempo. Ora - anche di notte - si continua a scavare.
 
I commenti dei lettori