Un gesto che ovviamente non risolverà l'annoso problema dei rifiuti elettronici ma che, proprio per la portata dei Giochi Olimpici, potrebbe aiutare a renderci tutti un po' più sensibili a riguardo. E se il modo migliore per non creare rifiuti è usare più a lungo i dispositivi e ripararli, è vero anche il fatto che riciclarli può aiutare a preservare la salute del Pianeta e di conseguenza quella di tutti noi. La decisione infatti è stata presa, lo scorso dieci giugno, pensando al "futuro sostenibile".
Tokyo 2020, Livini e Mensurati: "Medaglie di riciclo e stelle cadenti chimiche"
Il Paese nei prossimi anni si impegnerà a migliorare ulteriormente la raccolta differenziata di rifiuti elettronici: oggi si producono circa 650.000 tonnellate di RAEE, ma si stima che solo 100.000 (circa) finiscano per essere riciclate. A titolo di confronto, il Centro di Coordinamento RAEE ci informa del fatto che in Italia siamo a 131.430 tonnellate nel solo 2016 (fino a luglio) e che nel 2015 abbiamo separato 112mila tonnellate circa di rifiuti elettronici. Non sono quantificate però le materie ottenute dalle operazioni di riciclaggio.
Non è sicuro, comunque, che il Giappone riuscirà a ottenere tutto il metallo necessario per le medaglie, perché quello recuperato dai rifiuti è già assorbito quasi tutto per produrre altri dispositivi elettronici - questo è vero in particolare per l'argento. Ma la diffusione della notizia potrebbe invogliare i giapponesi a fare ancora più attenzione a dove gettano i propri rifiuti.