Milano

Milano, il Comune lancia le prime 19 start up che daranno nuova spinta alle periferie

La presentazione delle start up (fotogramma)
Si va dalla cucina etnica alla realizzazione di mobili da giardino fino al rilancio di un'officina meccaniche. Sono imprese di giovani e donne alle quali Palazzo Marino concederà spazi e aiuti economici per rilanciare i quartieri meno centrali
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C'è l'imprenditrice camerunense, che delizierà i palati dei milanesi con le specialità del Continente Nero. Ci sono i due giovani laureati, che invece venderanno l'alimento nazionale, la pasta fresca, sulla quale baseranno anche corsi e incontri informativi. C'è una famiglia di Bruzzano che reinventerà la sua attività e - dalla produzione di statue funerarie, mercato oggi in crisi - realizzerà mobili da giardino ed eleganti chaise longue in marmo. E poi, ancora, un giovane realizzerà il suo sogno rilevando, quando il proprietario andrà in pensione, l'officina dove ha appreso i segreti di cinghie e motori, e nascerà anche una kebabberia, ma in versione 'gourmand', dove gustare esotiche carni di canguro e struzzo.

Queste sono solo alcune delle 19 attività che, oggi, accendono le luci nelle periferie di Milano, da Greco al Corvetto, dalla Barona al Lorenteggio passando per la Bovisa e Bruzzano, grazie al sostegno dell'Amministrazione comunale che ha messo a disposizione dei nuovi progetti d'impresa dei cittadini circa 1,5 milioni di euro. Ad annunciarlo - in un ciclo-spazio affacciato sul Naviglio della Martesana, che costituisce proprio uno dei progetti vincitori - il sindaco Giuseppe Sala insieme all'assessore alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani, affiancati da alcuni degli aspiranti imprenditori che hanno deciso di far nascere e crescere le loro attività nelle aree periferiche della città. "Siamo partiti da esempi molto semplici, non siamo andati a cercare progetti con altissima tecnologia - ha puntualizzato il sindaco alla presentazione - perché abbiamo voluto essere immediati e coniugare subito imprenditori e periferie". Sala ha poi aggiunto che "se è vero che l'imprenditoria ha bisogno del pubblico, e noi stiamo aiutando in questo senso, è anche vero che il pubblico ha bisogno del privato. Portare socialità nelle periferie vuol dire trovare qualcuno che dà una mano".
L'edificio di via Jean Jaures che diventerà sede di una delle start up (fotogramma)
Un particolare interessante di queste 19 start-up vincitrici, selezionate tra oltre 70 proposte arrivate al vaglio dell'amministrazione, è che sono state privilegiate le imprese gestite da donne (12 su 19) perché, come spiega Sala, "l'intento era dare una mano alle donne che, obiettivamente, nel mondo dell'imprenditoria sono da sempre state più sfavorite", e da giovani under 35 (l'80 per cento, pari a 15 su 19). Cinque i filoni in cui si sono concentrati i progetti imprenditoriali proposti: 5 nel settore ristorazione innovativa, altrettanti nella ristorazione rivisitata, 2 nei servizi, 5 di artigianato e le due rimanenti in cosmesi biologica e sport.

Tutti i i progetti vincitori potranno contare su un finanziamento dell'amministrazione pari al 50% dell'investimento (fino a un massimo di 50mila euro, 25% a fondo perduto e 25% a un tasso agevolato dello 0,5%), volto a coprire le spese, come ad esempio il rinnovo dei locali, i canoni di locazione, l'acquisto di software gestionali, le spese sostenute per la comunicazione o per il pagamento delle utenze. Per i progetti che abbiano necessità di una facilitazione di accesso al credito per il restante 50% delle spese sarà possibile richiedere l'utilizzo del Fondo di Garanzia, che consentirà alle imprese di essere facilitate nell'accesso a un ulteriore finanziamento bancario.

"Quella di oggi è un'anticipazione di un progetto più vasto al quale siamo lavorando in queste settimane - ha aggiunto l'assessore Tajani - che mette a disposizione anche spazi fisici e pubblici, di laboratorio, luoghi commerciali in capo a MM o al demanio del Comune di Milano da riqualificare con finalità di laboratorio, commercio o nuovo artigianato". L'idea è "contribuire al rilancio delle aree periferiche anche attraverso l'insediamento commerciale, manifatturiero e artigianale". Sugli investimenti previsti in questo progetto, che vedrà la luce a fine anno, "si parla di uno o due milioni di euro - spiega ancora Tajani - che si sommeranno agli spazi fisici che stiamo censendo con MM: ad oggi sono oltre 100 gli sfitti di natura commerciale o di laboratorio che sono nelle disponibilità di MM".

Infine, le parole del sindaco, che soprattutto nelle periferie e nella loro valorizzazione aveva concentrato la sua recente campagna elettorale: "Cerchiamo di far sì che le nostre promesse elettorali ora diventino realtà - ha concluso Sala - e voglio che farlo diventi l'elemento qualificante del mio mandato".
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