Esteri

Germania, bomba ad Ansbach: killer muore, 12 feriti. "Aveva giurato fedeltà all'Is"

La polizia sul luogo dell'esplosione (ansa)
L'attacco vicino a un festival musicale, il vero obiettivo: evacuate 2.500 persone. Il kamikaze era un rifugiato siriano di 27 anni che doveva essere trasferito in Bulgaria. Nel cellulare le prove dell'adesione al Califfato e minacce di un nuovo attentato. Nella sua abitazione materiale per altre bombe. Rivendicazione jihadista
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BERLINO - Continua la scia di sangue nel sud della Germania. E in Baviera è ancora terrore. Uno scoppio improvviso, alle 22 di ieri sera, davanti a un ristorante nel centro di Ansbach. La gente è in preda al panico, il Paese vive l'ennesimo incubo. Il terzo in 48 ore. Il "nuovo terribile attentato" è avvenuto a una quarantina di chilometri da Norimberga. Mohammed Delel, un rifugiato siriano di 27 anni, molto probabilmente proveniente da Aleppo, che soffriva di disturbi psichici e sul cui corpo sono state trovate varie ferite da guerra, si è fatto saltare in aria durante un festival musicale, il suo vero obiettivo, provocando 12 feriti, nessuno dei quali in pericolo di vita. Nel suo telefonino sono state trovate le prove dell'adesione allo Stato islamico: "Nel video l'uomo minaccia in arabo un nuovo attentato in Germania nel nome dell'Islam", ha detto il ministro dell'Interno bavarese, Joachim Herrmann. Il ministro dell'Interno Thomas de Maizière ha annunciato che "la polizia federale rafforzerà la propria presenza e visibilità in aeroporti e stazioni". L'Is, attraverso l'agenzia Amaq, ha rivendicato l'attentato: "Ha eseguito l'operazione rispondendo all'appello di colpire i Paesi della coalizione che combatte lo Stato Islamico". E ha pubblicato una foto di Delel, ripresa su Twitter da Rita Katz, direttrice di Site, il sito che monitora i gruppi radicali islamici.
La bomba esplosa, secondo gli inquirenti, era di fabbricazione artigianale ed era stata assemblata dallo stesso Mohammed Delel. Nell'abitazione del siriano sono stati trovati altri materiali per la fabbricazione di ordigni, una tanica con liquido infiammabile, acido cloridrico, alcol puro, un saldatore, cavi e batterie. Nel suo cellulare aveva un video contenente minacce in nome di Allah. Delel inoltre aveva 6 profili Facebook, almeno uno dei quali con dati personali falsi. Sui cellulari sono state trovate diverse conversazioni Whatsapp, tutte al vaglio degli inquirenti.

L'attentato. Subito dopo l'eplosione il concerto è stato immediatamente interrotto e i circa 2.500 spettatori sono stati allontanati dall'area. Inizialmente Bild online e Ntv avevano dato come possibile causa una fuga di gas, poi la sindaca Carda Seidel ha parlato di un ordigno. Quindi la polizia ha reso noto che l'unica vittima era l'attentatore. In uno dei cellulari del siriano è stato trovato un video in cui l'uomo minaccia di fare un attacco come rivalsa nei confronti dei tedeschi perché potrebbero distruggere l'Islam. In una prima traduzione, l'uomo dice di agire in nome di Allah.

Germania: il luogo dell'esplosione al Festival di Ansbach

In una successiva conferenza stampa, il ministro dell'Interno bavarese, Joachim Herrmann, ha precisato che l'uomo aveva cercato di entrare nell'area in cui si svolgeva il concerto ed era stato bloccato dagli addetti alla sicurezza perché non aveva il biglietto. Secondo il quotidiano Tagesspiegel, gli investigatori non hanno ancora chiarito se l'uomo volesse farsi esplodere o innescare l'esplosivo con un dispositivo forse collegato a un telefono cellulare. Una fonte citata dal quotidiano tedesco riferisce che il siriano avrebbe effettuato numerosi telefonate prima dell'esplosione all'ingresso del concerto.

Testimoni lo hanno visto camminare avanti e indietro in maniera nervosa. E' possibile che stesse per abbandonare lo zaino in cui portava l'ordigno per azionarlo a distanza, ma poco dopo c'è stata l'esplosione. E' certo che con i due cellulari il 27enne ha fatto numerose telefonate prima dell'attacco.

Durante la perquisizione al centro di accoglienza per rifugiati, dove Delel viveva, è stato trovato diverso materiale compatibile con la costruzione di bombe artigianali ha detto il ministro dell'Interno bavarese. L'uomo aveva anche addosso parecchio denaro contante: secondo la polizia aveva un rotolo di banconote da 50 euro legate con un elastico.

Il rifugiato era arrivato per la prima volta in Germania il 3 luglio 2014 e aveva presentato domanda di asilo: la sua richiesta era stata negata l'anno scorso e doveva essere estradato in Bulgaria. Tuttavia, il 27enne si trovava ancora nel Paese con lo status di 'tollerato', in quanto la legge tedesca vieta l'espulsione di persone verso Paesi dove è in corso una guerra.
Dall'autopsia è risultato che aveva diverse ferite da guerra sul corpo.

Gli investigatori hanno anche spiegato che l'attentatore soffriva di disturbi psichici: aveva tentato il suicidio due volte ed era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Proprio a causa della sua "instabilità psicologica" l'uomo non era stato deportato, ha detto in una conferenza stampa il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maizière. Delel viene comunque descritto come "un tipo che non dava nell'occhio, gentile e cordiale" dal direttore dell'ufficio sociale della città sulla base delle informazioni fornite dai suoi collaboratori.
Herrmann ha confermato la matrice islamista dell'attacco. "Un video con una corrispondente minaccia di un attacco da parte dell'aggressore è stato trovato sul suo cellulare, in cui egli dichiara in arabo ... in nome di Allah, fedelta' ad Abu Bakr al-Baghdadi, noto leader islamista, e minaccia vendetta contro i tedeschi", ha detto Herrmann ai giornalisti. "Dopo aver visto questo video, credo che non c'è alcun dubbio che l'attacco è stato un atto terroristico con un motivo islamista", ha continuato Herrmann.

Subito dopo la deflagrazione ci sono state scene di panico. La zona è stata immediatamente isolata dalla polizia, dai reparti speciali e dai vigili del fuoco. Forze dell'ordine e mezzi di soccorso sono stati coordinati dall'alto da un elicottero. Nel municipio è stata istituita un'unità di crisi.

Esplosione Ansbach, controlli della polizia a casa del kamikaze

La Germania è ancora traumatizzata per la strage di Monaco e il livello di allarme è altissimo. L'attacco di Ansbach è avvenuta al termine di una giornata in cui un altro episodio aveva in un primo momento fatto pensare a un atto terroristico: a Reutlingen un profugo siriano aveva ucciso una donna e ferito altre due persone a colpi di machete.

In questo clima di tensione Herrmann si è detto "scioccato" per il fatto che "si abusi della protezione garantita ai richiedenti asilo. È un oltraggio che questo avvenga. Bisogna fare qualcosa perché non si continui con questo andazzo", ha rincarato annunciando una riunione del governo bavarese in cui si esamineranno i casi di abuso del diritto di asilo ed evidenziando che "chi cerca protezione in Germania deve avere rispetto totale per le leggi tedesche e il popolo tedesco".

E un invito a "non generalizzare nell'accusare di terrorismo i rifugiati" arriva dallla cancelleria e dal ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière che ad alcuni giornali del gruppo 'Funke' rivela che solo 59 richiedenti asilo sono indagati in Germania, "sospettati di appartenere a organizzazioni terroristiche, a fronte di migliaia di persone che arrivano. Nella maggior parte i sospetti non sono mai stati confermati dai fatti". Entra maggiormente nel detaglio la Bild, che cita i dati della Bka (la polizia federale criminale): i profughi sospettati di possibili legami con il terrorismo (quindi non sotto indagine) sono 410, un significativo aumento rispetto ai 369 casi registrati a maggio.

E la Cdu scende in campo a difesa della cancelliera tedesca Angela Merkel. Il portavoce per gli Affari interni del partito ha respinto le accuse secondo cui quello che sta accadendo in questi giorni in Germania sia una conseguenza della politica delle porte aperte ai migranti annunciata lo scorso anno dalla cancelliera: "Abbiamo aperto ai rifugiati siriani - ha rivendicato Mayer - Cose orribili avvengono in Siria. E questa è la maggiore catastrofe umanitaria, per cui è completamente sbagliato dare la colpa ad Angela Merkel o alle sue politiche sui rifugiati per questi incidenti". Infine, l'esponente della Cdu ha riconosciuto che ci sono indicazioni secondo cui l'Is si è infiltrato "tra i rifugiati, certamente quelli ai quali viene respinta la richiesta di asilo devono andarsene immediatamente, dobbiamo controllare tutti quelli che attraversano il confine tedesco-austriaco, dobbiamo registrarli e le autorità devono migliorare" questo processo, "è una sfida enorme e dobbiamo fare il possibile per affrontarla".

La base americana Garrison Ansbach in Germania rafforzerà la propria sicurezza dopo il recente attacco terroristico nella citta'. "Alla luce dell'attacco di ieri sera - si legge in una nota - rafforzeremo la sicurezza dei nostri membri della comunita', le misure di protezione saranno modificati".